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Buon compleanno, Accademia Enogastronomica della Valtiberina!

L'associazione inserita fra le 30 principali accademie e confraternite d’Italia

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Dieci candeline per un’associazione protagonista di uno fra i più interessanti percorsi di crescita, che l’ha portata a occuparsi anche di cultura, sociale e turismo. Ma lo star bene a tavola e la salvaguardia della tradizione culinaria locale rimangono ovviamente le finalità principali.

Nel 2023 compirà il suo decimo anno di attività l’Accademia Enogastronomica della Valtiberina, una fra le associazioni più numerose in assoluto del comprensorio (oltre 1300 soci) e senza confini politico-amministrativi, nel senso che fin dall’inizio ha subito abbracciato le due parti dell’Alta Valle del Tevere. Anzi, con il tempo i soci sono arrivati anche da Arezzo, da Perugia e da altri centri situati fuori dall’ambito prettamente locale. Tutto è nato dall’idea di un gruppo di amici che erano soliti ritrovarsi una sera alla settimana per concedersi una piacevole pausa; il gruppo è ben presto diventato Accademia con un preciso obiettivo da raggiungere: promuovere la cultura dello star bene a tavola (in base al motto secondo cui non è importante “quanto”, ma “cosa” si mangia), recuperare in maniera fedele i piatti tipici della tradizione altotiberina attraverso una riscoperta delle ricette originali e valorizzare la preparazione delle pietanze con prodotti all’insegna della genuinità. Ogni anno inizia con un preciso programma di eventi e appuntamenti a tema nei vari ristoranti della vallata, spesso in linea con la stagione nella quale si tengono; accanto all’ordinario, si inseriscono altre iniziative quali ad esempio la degustazione di vini o altre prelibatezze del territorio (formaggi, miele, marmellate, vinsanto, tartufi e tanto altro) ma da qualche anno l’Accademia non è più soltanto… enogastronomica, nel senso che spazia anche su altri ambiti, come cultura, turismo e solidarietà. Più volte è stata organizzata la Cena della Solidarietà, con il ricavato devoluto in favore di associazioni impegnate nell’assistenza per l’acquisto di importanti strumentazioni. E quando non sono stati raccolti i soldi, i soci hanno fornito un aiuto tangibile stando vicini ad anziani e bisognosi. L’Accademia ha ricevuto anche il prestigioso riconoscimento da parte dello studioso Michele Leone, che ha inserito l’associazione fra le 30 principali accademie e confraternite d’Italia con il ruolo di custodi del gusto e della tradizione gastronomiche italiane, affiancando l’Accademia della Valtiberina, a Confraternite di prestigio come quella del Peperoncino o del Baccalà. Michele Leone, percorrendo il nostro Paese in un viaggio on the road, sulle tracce dei moderni cavalieri custodi delle tradizioni gastronomiche, ha scritto il suo ultimo libro “Viaggio tra le confraternite enogastronomiche italiane”, premiando coloro che portano avanti la cultura del buono, del genuino e del bello. Dal 2019, poi (con la sola eccezione del 2020, anno della pandemia), l’Accademia Enogastronomica della Valtiberina è grande protagonista nel periodo delle festività natalizie con la Mostra di Arte Presepiale nella chiesa dei Servi di Maria e dal 2022 anche nell’annesso convento, sede di esposizioni collaterali. Già creato il logo di “Sansepolcro Città del Presepe”, ora il traguardo da raggiungere si chiama “Valtiberina la Valle dei Presepi”. Un percorso iniziato nel 2013 con determinazione e con l’idea di dare corpo e gambe a progetti e proposte che hanno incontrato il consenso degli accademici e che un consiglio direttivo alquanto operativo ha provveduto a tradurre in realtà.

I risultati più significativi dei dieci anni nelle parole delle figure che stanno al vertice dell’associazione.  

Domenico Gambacci, presidente: “Sono molto soddisfatto di quello che siamo riusciti a realizzare grazie al lavoro di tante persone. Oggi, l’Accademia non si occupa più solo di enogastronomia, anche se resta ovviamente la nostra attività principale, ma anche di cultura, sociale e turismo. Abbiamo pubblicato libri, fatto iniziative per anziani o persone con varie problematiche (alcune di queste in silenzio, senza accendere le luci dei riflettori) e realizzato eventi di grande levatura come la Mostra di Arte Presepiale che ha portato a Sansepolcro migliaia di persone. Un evento che è ormai diventato “storicizzato” per la città, al pari del Palio della Balestra e le Fiere di Mezzaquaresima. La speranza è quella di far crescere la manifestazione, anche se al Borgo si tende più a distruggere che a mantenere quello che di bello viene creato. Per il futuro abbiamo in cantiere tanti altri progetti, ma per “farli bene” come piace a noi, devono esserci le condizioni giuste…speriamo!”.

Francesco Pittaccio, vicepresidente: “Come socio fondatore, credo che il nostro percorso sia stato bellissimo perché costruito sui fatti e non con le chiacchiere, dimostrando una personalità ben definita e molto diversa da associazioni similari alla nostra. Questo si può tranquillamente apprezzare facendo un “giro” nel nostro sito web (www.accademiaenogastronomicavaltiberina.it), nel quale è riportato molto della nostra attività decennale. Abbiamo la fortuna di avere un presidente molto creativo (a volte anche troppo) ma che, oltre ad essere un “amico vero”, riesce a trascinarci in tante avventure. Ci definiamo “gente del fare”, per questo a volte non capiamo perché a Sansepolcro per fare qualsiasi cosa ci vuole il doppio di tempo rispetto ad altre realtà, o perché è così diffuso il “copia e incolla”.

Valerio Barni, tesoriere: “Sono entrato in corsa all’interno di questa associazione, ma mi sono sentito subito a “casa mia”. Tra di noi c’è rispetto e collaborazione, anche se - come in una famiglia - non mancano le discussioni, ma quando i valori sono veri si trova sempre la quadra. Il nostro percorso di crescita è stato veramente fantastico e mi piace anche ricordare all’interno dell’Accademia il gruppo degli “Amici del Fumo Lento”, tutte persone amanti del buon vivere e della necessità di dover abbassare i ritmi di una società che corre troppo. A volte quindi, sempre con moderazione, fumare un buon sigaro o la pipa è veramente rilassante”.

Olimpio Guerrini, segretario: “Chi mi conosce, sa benissimo che dico sempre quello che penso, anche perché alla mia età posso permettermelo. Il successo di questa associazione è in gran parte riconducibile al nostro presidente e al clima che si respira durante i nostri eventi. A noi non interessa quello che fanno e dicono gli altri - anche perché molte volte dietro ai “chiacchieroni” si nascondono frustrazioni e invidia - ma stare bene noi e far star bene tutti i nostri soci. Qualificante è far capire alla gente l’importanza del mangiar bene, che la qualità degli alimenti che mettiamo nel piatto e molto più importante delle quantità, questi sono gli obiettivi che da sempre portiamo avanti e i nostri soci lo hanno capito. Faccio presente che la nostra associazione, fin dalla sua fondazione, si è dotata di una propria sede nel prestigioso Palazzo Dotti dove affitto e utenze vengono pagati direttamente da noi soci, con molti sacrifici e senza contributi pubblici.”

Dario Scarcelli, consigliere: “Sono l’ultimo arrivato in questa grande famiglia, ma mi sono fin da subito sentito a casa mia. Ridere, scherzare, mangiare bene, bere (poco ma buono) e contribuire alla realizzazione dei vari eventi è per me molto appagante. Cucinare mi è sempre piaciuto: per me, quindi è stato naturale entrare a far parte di un’associazione come l’Accademia. Ho la fortuna di far parte di un gruppo fantastico, fatto di persone vere, che realizzano eventi splendidi, costruiti con il cuore, anche se mi chiedo perché a volte vi sia la volontà di tenere un profilo basso e non far sapere all’esterno tutto quello che viene realizzato, ma forse è giusto così. Mi piace anche ricordare il restauro completo che abbiamo fatto nei locali del piano terra della ex Luca Pacioli, che si trovavano in condizioni pessime e tutto a nostre spese. Qui dovrebbe venire la sede della Mostra di Arte Presepiale, ma - conoscendo la politica - non vorremmo che di tutto questo lavoro ne beneficiassero altre persone o associazioni”.

Giovanni Borghi, consigliere: “Sono un aretino che ha conosciuto questa associazione e me ne sono innamorato da subito. Per me togliere la “toga”, salire in auto e venire a Sansepolcro è una gioia infinita, perché trovo delle belle persone. In cucina sono un pasticcione, ma ho la fortuna di avere mia moglie Barbara che tra i fornelli è una vera cuoca e a volte indossare la “panuccia” per aiutarla a preparare dei manicaretti per i nostri amici borghesi è un vero piacere”.

Anna Boncompagni: “Anche se ultimamente sono un po' latitante per motivi personali, questo è un gruppo di persone che porto sempre nel cuore, con cui condivido anche il piacere di fare lunghe camminate o di avventurarsi in cammini storici come quello di Santiago de Compostela. All’interno dell’associazione mi occupo degli aspetti legali (svolgo il lavoro di tutti i giorni, in pratica), ma condividere progetti o conviviali con i soci accademici è un vero toccasana dopo una giornata di lavoro. Mangiare bene mi è sempre piaciuto: se poi lo si fa in allegria, come succede nei nostri eventi, una serata normale diventa spettacolare”.

Buon Compleanno “Accademici” !!!

Redazione
© Riproduzione riservata
04/05/2023 11:37:14


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