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Il culto del fumetto nella “biblioteca” di Gianfranco Bellini

un’autentica biblioteca del fumetto

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Il conosciuto medico tifernate ha rispolverato una vecchia passione, conservando in casa le edizioni dei personaggi e dei disegnatori più famosi, ma c’è anche dell’altro. E intanto, ha proiettato Città di Castello in un ambito nazionale con la mostra che si tiene dal 2003

La sua stupenda casa che guarda Città di Castello dalla leggera collina è anche un’autentica biblioteca del fumetto, passione che coltivava fin da giovane e che è “riesplosa” in lui con il collocamento in pensione. In terra tifernate, il dottor Gianfranco Bellini – 85 anni portati al meglio - è un’autentica istituzione: a suo tempo, è stato medico anestesista e dello sport, dirigente sanitario della Asl n. 1, presidente dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo promotrice delle grandi manifestazioni, consigliere comunale della vecchia Dc e componente del consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di Città di Castello. Dal 2002, Gianfranco Bellini è presidente dell’Associazione Amici del Fumetto “Tiferno Comics”, che ogni anno organizza la mostra di livello nazionale dedicata ai grandi disegnatori, ma degna di rilievo è la collezione che è riuscito a metter su, con quasi 10mila pezzi in totale.

“Sono “onnivoro” – dice scherzando il dottor Bellini – perché ho questo e quello, purchè di fumetto si tratti. Ho iniziato da ragazzo con “Il Vittorioso”, “Pecos Bill”, “Topolino”, “Capitan Miki” e “Black”, poi per trent’anni mi sono occupato della professione, ma adesso il fumetto è il “motore” della mia vita, con l’appoggio incondizionato della moglie e dei quattro figli, tutti adulti”.

Da dove cominciamo?

“Intanto, possiedo la collezione di tutti i personaggi della Sergio Bonelli Editore: Tex, Nathan Never, Zagor, Julia, Ken Parker e Dylan Dog. Non mi manca un numero e ho la prima serie completa originale anche di “Storia del West”, ideata dal disegnatore Gino D’Antonio. Fra i fumetti più famosi c’è ovviamente anche Diabolik”.

Di questi passi, per tutte le pubblicazioni a fumetti che Lei raccoglie rischia di non esservi più uno spazio fisico sufficiente?

“Ho già riempito soffitta e cantina; pensate, soltanto di Tex ho oltre mille pezzi. D’altronde, sono particolarmente affezionato a Bonelli, ma anche un appassionato dei classici: il più grande è senza dubbio Hugo Pratt, il padre di Corto Maltese e il disegnatore di “Sergente Kirk”, del quale ho la prima tavola più tutte le pubblicazioni uscite di Pratt. E ho anche la prima tavola di “Una ballata del mare salato”, prima storia del personaggio di Corto Maltese”.

Tuttora Lei acquista le copie che le interessano?

“I miei edicolanti sanno perfettamente cosa cerco e quindi mi mettono subito da parte ciò che mi serve. Gli autori attuali che seguo con interesse sono tre carissimi amici: Giorgio Cavazzano, conosciuto per essere il disegnatore dei fumetti della Disney, con particolare riferimento ai paperi; Vittorio Giardino (amico di famiglia), che nell’ultimo libro, “Tratti in salvo”, comincia con un disegno su Città di Castello, quale omaggio al luogo che gli ha dedicato la Mostra del Fumetto. Peraltro, Giardino ha realizzato un disegno di casa mia per il matrimonio di una delle mie figlie ed è uno che si contraddistingue per la “linea chiara”. Il terzo disegnatore è Milo Manara, perché il collezionista non è soltanto colui che in modo seriale non si perde un’uscita, ma anche chi va alla ricerca di cose preziose”.

Ed ecco che qui saltano fuori le “perle” della sua nutrita collezione, ovvero i fumetti nelle tavole, che potremmo chiamare edizioni super.

“Parto dall’ultima – sottolinea il dottor Bellini – ossia “Il Caravaggio” di Manara, edizione a tiratura limitata di Panini Comics. Un volume di dimensioni maggiorate (29 centimetri per 38) a tiratura limitata: soltanto 120 copie e una pubblicazione di lusso con copertina “termovirante” e stampa in foil oro con laccetti dorati. È venduto assieme a un leggio di legno sul quale posizionarlo e leggerlo. Insomma, una confezione che ha il suo bel costo. Bene, questo è stato il graditissimo regalo che mi hanno fatto gli Amici del Fumetto per gli 85 anni che ho compiuto in novembre. “Il Caravaggio” è la storia a fumetti della vita del noto pittore italiano, raccontata da Milo Manara. Ma ho anche “Una ballata del mare salato” tutta in tavole e l’art portfolio con tavole che mi ha regalato Fabio Civitelli, aretino di Lucignano e uno fra i migliori disegnatori di Tex. Ho recuperato occasionalmente di recente, poi, i primi cinque numeri di “Lone Wolf” disegnati da Fernando Fusco prima che si dedicasse a Tex. Fusco, morto nel 2015, ha vissuto una bella fetta della sua vita proprio in Altotevere. E sono stato amico anche di Luciano Bottaro, uno fra i più conosciuti disegnatori di Topolino. A proposito di quest’ultimo, questa (e la mostra n.d.a.) è la confezione preparata per il numero 3500 del noto giornalino, con il pupazzo di Zio Paperone”.

Certamente, la Sergio Bonelli riveste un peso importante nella sua mega-collezione e allora, rimanendo in tema di “chicche” e cose preziose della situazione, Gianfranco Bellini espone tutte le edizioni numero uno (oggi quotate sul mercato) delle avventure dei suoi personaggi: così è per Sergente Kirk, Ken Parker, Julia, Tex, Zagor, Dylan Dog e Storia del West. Con la cortesia che da sempre lo contraddistingue e l’entusiasmo che lo anima quando si affronta l’argomento, ci conduce anche nei vani della sua casa per dare un’idea di cosa rappresenta per lui questo affascinante mondo. Librerie, scaffali, armadi, cassetti: le pubblicazioni si trovano ovunque, in base a un preciso criterio logico e in qualche caso anche con la versione “mignon”, ovvero con il giornalino dalle dimensioni in miniatura ma con le stesse pagine e le stesse strisce. Per non parlare dei gadget dei personaggi. Le pareti delle sale sono corredate da quadri, opere e caricature personali dei disegnatori più conosciuti, ma anche dai manifesti che hanno accompagnato le precedenti edizioni della Mostra Nazionale del Fumetto “Tiferno Comics”. E visto che abbiamo tirato in ballo questo appuntamento, che tanti visitatori attira da tutta Italia ogni anno nelle sale di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, proviamo in conclusione a chiedere qualche anticipazione sull’edizione 2023, che sarà la 21esima della serie. E al dottor Bellini si illuminano gli occhi: “Condivido con il gruppo degli Amici del Fumetto questa grande passione che ci porta da oltre venti anni a organizzare un evento oramai conosciuto in tutta Italia e che contribuisce alla promozione dell’immagine di Città di Castello. Finora, la mostra è stata sempre dedicata a un disegnatore, ma nel 2023 faremo una piccola eccezione, perché con ogni probabilità ci occuperemo di un creatore e sceneggiatore: Giancarlo Berardi. Il titolo dovrebbe essere il seguente: “Giancarlo Berardi, un uomo fra le nuvole: da Ken Parker a Julia”. Bene, è andata a finire che al dottor Bellini abbiamo strappato anche il titolo della prossima mostra.             

Redazione
© Riproduzione riservata
04/04/2023 10:24:15


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