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Il sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli rimane un "prodotto locale"

Pd: "appetitoso come un panino con la porchetta e saporito come un ocio di Chiana"

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In politica contano i numeri. Se guardiamo ai numeri non possiamo che prendere atto di una nostra sconfitta storica, di quelle che lasciano il segno e alla quale occorre reagire con risposte all’altezza della situazione.

E proprio perché alla fine contano i numeri, sarebbe opportuno, per onestà intellettuale, che qualcuno misurasse i toni sulla cavalcata elettorale del Sindaco Agnelli.

La realtà è che l’esperimento di utilizzare una candidatura di servizio per trasformarla in un veicolo di autopromozione ha funzionato fino al momento del voto. I cartellini rossi, le pedalate in giro per la Toscana, i video tra gli olivi, hanno dato risalto all’immagine del candidato Agnelli ma poi, al momento del voto, qualcosa è cambiato.

Dopo decine di spot elettorali, dopo la bici, il tennis e il calcetto. Dopo le cene, le sagre e le serate eleganti, alla fine Mario Agnelli ha fatto flop, perché nel paese da lui governato e dove aveva promesso sfracelli, ha spostato, al di fuori della coalizione, 241 voti. 

Qualcuno dirà non è vero perché dal 14 virgola qualcosa alla Camera la Lega è passato al 30 per cento al Senato. Verissimo, peccato che la gran parte di quei voti in più per la Lega arrivino dagli altri partiti del centrodestra. Da Fratelli d’Italia, che non aveva candidati aretini, a Forza Italia, insomma è stato come travasare il vino da una bottiglia all’altra. Tirate le somme il primo cittadino castiglionese è riuscito a far guadagnare alla coalizione di destra il 3,16%. Numeri positivi ma che non lo trasformano nel Churchill della Valdichiana. La sua forza, checché ne dica una certa stampa compiacente, si ferma al ponte di Cozzano, al canale della Chiana e a Mezzavia. Non a caso negli altri comuni del circondario l’effetto Agnelli è evaporato e la Lega è rimasta al palo. Da altri territori, dalla costa tirrenica alle Apuane, non si hanno notizie di successi del cicloturista Agnelli. 

Agnelli rimane un prodotto locale, appetitoso come un panino con la porchetta e saporito come un ocio di Chiana ma pur sempre un prodotto locale. 

Concludendo non ci pare proprio il caso di celebrare trionfi. Tanto per capirci 241 voti in più, in un collegio elettorale regionale che ricomprende 2.811.953 di elettori, appaiono pochini.

Sarebbe bene riportare ogni cosa alla giusta dimensione.

PARTITO DEMOCRATICO DI CASTIGLION FIORENTINO

Redazione
© Riproduzione riservata
28/09/2022 20:24:19


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