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Bollette, nuove misure contro il caro energia: 3 miliardi di euro fino a settembre

Acquisti di Stato per il gas

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Via libera del Consiglio dei ministri ai disegni di legge sul rendiconto e l'assestamento di bilancio. Nuovo ok anche al secondo passaggio in Cdm del decreto bollette. Per congelare gli aumenti delle bollette di luce e gas per il prossimo trimestre, il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo decreto Energia che prevede un impegno di spesa di 3 miliardi. Nel testo del decreto è previsto il congelamento degli oneri di sistema per le tariffe dell'elettricità (dove la voce più importante riguarda gli incentivi alle rinnovabili), così come viene confermata la riduzione al 5% dell'Iva sulle tariffe del gas naturale. La bozza non contiene, invece, il provvedimento allo studio del governo che prevedeva ulteriori sconti alle famiglie con redditi medio-bassi, da introdurre in modo progressivo. Secondo quanto trapela non c’erano i tempi tecnici per introdurlo già con la revisione delle bollette, le cui variazioni scattano a partire da domani.

Gas, intervento di Stato per riempire i depositi
Tra gli altri provvedimenti del decreto, si segnala l'intervento per accelerare le operazioni di riempimento degli stoccaggi del gas in vista dell'inverno, perché gli operatori al momento non stanno prenotando capacità nei depositi di gas a causa dell'eccessivo livello delle quotazioni sui mercati internazionali. Sarà il Gestore servizi energetici a occuparsi dell’acquisto sino a un valore di 4 miliardi di euro: per completare le operazioni è stato disposto un prestito in Favore del Gse.

In tutto gli stoccaggi italiani possono arrivare a circa 17 miliardi di metri cubi (di cui 4,6 miliardi destinati alle riserve strategiche) e mancano poco meno di 6 miliardi per arrivare al 90 per cento. Nei giorni scorsi a completare la quota di acquisti che era prevista per il mese di giugno ha pensato Snam, ma in quanto gestore della rete, per le regole Ue non può anche essere un operatore di mercato. Ma riassiumiamo per punti il documento.

Punto primo: sono annullate le aliquote relative agli oneri generali di sistema per le utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione, oltre che per le utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 kW (si tratta, in particolare, delle piccole utenze come per esempio negozi, piccole e medie imprese, attività artigianali, commerciali o professionali, capannoni e magazzini), o per usi di illuminazione pubblica o di ricariche pubbliche di veicoli elettrici.

Punto secondo: sono assoggettate all’Iva al 5% le somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali e sono mantenute al livello del secondo trimestre le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il gas naturale. È prevista una ulteriore riduzione degli oneri di sistema per il settore del gas con particolare riferimento agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all’anno.

Punto terzo: è previsto un contributo al contenimento dei prezzi del gas da parte dei soggetti titolari di contratti pluriennali di importazione di gas naturale.

Punto quarto: è concesso a Gse un prestito di 4 miliardi per l’acquisto di gas naturale finalizzato agli stoccaggi

Inoltre il decreto prevede che il bonus sociale per l’energia elettrica, in pratica le agevolazioni tariffarie per la fornitura di energia elettrica in favore dei clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute siano riconosciuti anche per il primo trimestre 2022, quindi i bonus annuali riconosciuti agli aventi diritto decorrono dalla data del 1° gennaio 2022. Le soglie di reddito per accedere ai bonus sono 8 mila euro per il primo trimestre 2022, 12 mila per il secondo e terzo trimestre 2022.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
30/06/2022 19:53:46


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