Giornate Mondiali della Gioventù a Sansepolcro: un successo sopra ogni aspettativa
Una giornata preparata con cura e originalità da Don Alexander Javier, Don Severe Bukaka
Immense folle di ragazzi provenienti da tutto il mondo che, insieme al vecchio papa, cantano con aria felice e scanzonata. Queste erano le Giornate Mondiali della Gioventù inventate da Giovanni Paolo II che tutti ricordiamo.
Le avevano negli occhi anche i partecipanti più grandi che domenica 21 novembre, insieme ai giovani della Diocesi di Arezzo, Sansepolcro e Cortona, hanno voluto celebrare la GMG 2021 con l’Arcivescovo Riccardo Fontana presso l’Oratorio della Parrocchia del Sacro Cuore a Sansepolcro.
E’ stata una giornata intensa, preparata con grande cura e originalità da Don Alexander Javier, Don Severe Bukaka, dai responsabili e volontari dell'Oratorio e della Chiesa di Sansepolcro
Il clima è stato commosso e fraterno, regalando testimonianze non scontate sul mondo giovanile: quelle ad esempio, di due seminaristi della diocesi in procinto di diventare sacerdoti, tre suorine proiettate nel mondo delle povertà moderne, un ragazzo che ha conosciuto la sua strada solo dopo la morte per Covid della mamma, la testimonianza di due giovani che assistono in strada le persone più emarginate .
In tutti i racconti, quello che ha prevalso, è stata la constatazione che si è felici solo quando si esce da noi stessi e si va verso gli altri, ma soprattutto che anche nel 2021 i giovani possono ancora innamorarsi di Gesù Cristo e cambiare il mondo. Basta farglieLo conoscere.
E’ tutto qui il senso di questa GMG 2021, è questo il senso dell’’Oratorio nato al Sacro Cuore che accoglie tanti ragazzi per studiare, per giocare ma soprattutto per far loro incontrare una realtà diversa che sappia educarli al vero significato della vita.
Dopo due anni di DAD e di pandemia i ragazzi sono spaesati e impoveriti dalla mancanza di relazioni normali e ancora più di prima si rifugiano nella play station e nei telefonini. Se a questo aggiungiamo la scristianizzazione violenta della società avvenuta negli ultimi venti anni ci sarebbe da tremare per il futuro della nostra gioventù.
Invece, arrivano giornate come quella di domenica a restituire la speranza. Sì, la fiamma è sempre accesa, il cuore dei ragazzi è sempre lo stesso e le loro domande più vere e profonde avranno un luogo, la Chiesa, dove potranno trovare la risposta.
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