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Mondo Politica: intervista a Francesca Mercati assessore al comune di Sansepolcro

"Dobbiamo ripensare il ruolo della Fondazione Piero della Francesca"

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Da consigliere delegato nell’amministrazione guidata da Mauro Cornioli ad assessore in quella di Fabrizio Innocenti. L’avvocato Francesca Mercati, eletta in quota “Borgo al Centro”, è poi passata in giunta con deleghe importanti per una realtà come quella di Sansepolcro: cultura, turismo, commercio, manifestazioni e rapporti con le frazioni.

Avvocato Mercati, come sono stati questi primi giorni da assessore?

“Frenetici, molto frenetici, perché c’è ancora da conoscere la nuova realtà, il funzionamento della macchina comunale, dei regolamenti e dei progetti ancora in corso. Poi ci sono le tante associazioni che operano in città a livello culturale”.

Già, tante associazioni e tante attività, però spesso non si riesce a fare sintesi, perché – diciamolo con franchezza – Sansepolcro è una città anche le frizioni gli attriti non mancano. Come intende gestire questa situazione?

“Il fatto che Sansepolcro sia una realtà viva è positivo: ciò valorizza il Borgo e non può che far piacere all’amministrazione comunale. Frizioni e attriti? Evidentemente, saremo una realtà… passionale! Ora però inizio a conoscerla e quindi vorrei indirizzare un po’ tutti verso gestioni e rapporti più sinergici, favorendo in primis il dialogo”.

La delega alla cultura ha un’importanza fondamentale per Sansepolcro. Di conseguenza, si sente investita di un compito importante, specie se abbinato al risvolto turistico, altra materia di sua competenza?

“Sento in effetti questa responsabilità e ringrazio il sindaco Fabrizio Innocenti per la fiducia che mi ha accordato. La cultura è importante? Oserei dire strategica: noi, come amministrazione, tale la consideriamo e mi pare che anche il primo cittadino lo abbia ribadito nell’intervento fatto durante la seduta di insediamento. È una sfida avvincente, che a Sansepolcro lo diventa ancora di più perché abbiamo una storia e una tradizione che dobbiamo valorizzare”.

Quali sono allora i progetti che ha intenzione di mettere in cantiere, considerando il ruolo di Piero della Francesca e del museo civico?

“Più che di museo voglio parlare di “grande museo”, premettendo che dal demanio abbiamo intenzione di prendere in carico Palazzo delle Laudi e una parte della Casa di Piero. Dobbiamo ripensare il ruolo della Fondazione Piero della Francesca perché la Casa dell’artista deve diventare la struttura attrattiva che dialoga con il museo civico e che crea una rete forte assieme alle altre realtà artistiche e culturali. Per ciò che riguarda la gestione del museo, credo che continueremo sulla strada intrapresa: c’è un bando in scadenza e lo ripubblicheremo; vediamo chi se lo aggiudica, ma è certo che l’esternalizzazione ha prodotto risultati in termini sia di numeri che di gradimento”.

Accanto a quelle che riguardano cultura e turismo, c’è la delega al commercio. Visti i tempi, è questa la sfida più difficile da affrontare?

“Senza dubbio sì: i problemi del commercio tradizionale sono sotto gli occhi di tutti e non si limitano alla realtà di Sansepolcro, ma si tratta pur sempre di questioni oggettive. Da una parte, cercheremo - per quanto possibile – di salvaguardare i titolari delle attività, perché è gente che comunque svolge una professione; dall’altra guarderemo al commercio come a una materia da far dialogare con cultura e turismo; sono alla fine i tre cardini di un unico aspetto. L’idea che abbiamo in mente è quella di una città capace di un’offerta a 360 gradi nei confronti del turista. Abbiamo deciso di compiere una scelta diversa, passando dal binomio cultura-scuola, che comunque rimane, al binomio cultura-turismo per conferire un’impronta dinamica alla cultura e portare gente a Sansepolcro, grazie al patrimonio che abbiamo. Poi, sono l’assessore anche alle manifestazioni, quindi abbinato a quanto ho detto prima c’è una sorta di quarto cardine: gli eventi e la loro qualità”.

Lei ha infine conservato anche la delega ai rapporti con le frazioni, che ha avuto nella precedente legislatura in qualità di consigliere delegato. Cosa ha in programma ora su questo versante?

“Diciamo che i cinque anni di amministrazione Cornioli hanno dato il via a un qualcosa di interessante e ho il piacere di mantenere questo incarico per dare prosecuzione a ciò che è stato avviato. Mi riferisco in particolare al recupero edilizio degli edifici delle ex scuole elementari, alcuni dei quali saranno oggetto di interventi. Ho anche in mente un progetto di natura culturale per questi immobili, che inevitabilmente hanno una storia alle spalle”.

Redazione
© Riproduzione riservata
15/11/2021 09:32:38


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