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Mondo Politica: intervista a Riccardo Marzi vicesindaco a Sansepolcro
"Opposizioni?...non abbiamo tempo da perdere con i teatrini!"
Confermato in giunta ai lavori pubblici con anche la carica di vicesindaco, più altre importanti deleghe. Riccardo Marzi, protagonista da oltre venti anni della vita politico-amministrativa di Sansepolcro e della Valtiberina, è uno dei comuni denominatori nel passaggio fra la giunta biturgense dell’ex sindaco Mauro Cornioli e la nuova, guidata da Fabrizio Innocenti. Oltre che in materia di lavori pubblici, Marzi ha competenze a urbanistica, edilizia e manutenzione.
Marzi, è iniziata la nuova legislatura per Sansepolcro. Guardando le deleghe a Lei assegnate, più che di vicesindaco è il caso di parlare di “superassessore”?
“Non esageriamo con i modi di dire che condiscono le terminologie giornalistiche. Anche perché è un’assegnazione di deleghe che gestirò con la collaborazione di tre consiglieri comunali, i quali fungeranno da delegati in tutta l’area tecnico-urbanistica. È un modo per favorire la partecipazione nei confronti dei consiglieri: i tre che collaboreranno con me sono Roberta Gavelli, Tonino Giunti e Simone Gallai, sempre ovviamente con la supervisione del sindaco Innocenti”.
Facendo un passo indietro relativo alla precedente legislatura, quale ritiene sia stato l’aspetto più qualificante del suo operato?
“C’è indubbiamente il secondo ponte sul Tevere, in via di completamento, ma credo che la grande sfida sia stata quella di aver rimesso a posto i plessi scolastici cittadini, con l’ampliamento del complesso della primaria Collodi e la messa in sicurezza della Buonarroti, cosa che non avveniva da trent’anni”.
Investimenti di una certa consistenza. Al termine dei lavori quale sarà il risultato sostanziale?
“Che i genitori di Sansepolcro potranno stare tranquilli, perché gli edifici nei quali vanno a scuola i loro figli sono tutti al sicuro. Alla Collodi abbiamo aggiunto tre aule – occupate peraltro dagli studenti della media Buonarroti, dove sono in corso i lavori – e poi creato i nuovi spogliatoi della palestra, alla quale si potrà accedere anche in modo indipendente. Accanto alla scuola, ci sarà poi l’auditorium da 300 posti, una novità in assoluto. Alla Buonarroti stiamo procedendo con la messa a norma della struttura per renderla antisismica e poi eseguiremo i lavori di efficientamento energetico”.
Al Campaccio è in cantiere anche la realizzazione di un camminamento lungo le mura. Sarà la volta buona per mettere sotto controllo vero l’intera area con una adeguata sorveglianza?
“Il camminamento è la grande novità per la riqualificazione della zona. Sarà illuminato con le lampade gialle tipiche dei centri e dei monumenti storici. In questo caso, l’epilogo è previsto per la prossima primavera. La sorveglianza sarà il passo successivo e contatteremo associazioni ed enti intenzionati ad assumersi il compito di controllare tutta l’area, perché finalmente possa diventare uno fra i luoghi più fruibili della città”.
Fin dal periodo della campagna elettorale, il sindaco Fabrizio Innocenti ha insistito sulla necessità di cogliere le grandi opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Su che cosa punterete?
“Abbiamo numerosi progetti da far valere, soprattutto per ciò che riguarda la rivisitazione totale dei parcheggi e dell’area lungo le mura. E poi, un’importanza fondamentale – anche alla luce del secondo ponte sul Tevere – assumono le infrastrutture di collegamento con l’Umbria, argomento da condividere con l’amministrazione della vicina San Giustino, che si è subito dimostrata disponibile. Per ciò che riguarda la zona industriale, lavoreremo per le necessarie dotazioni a livello di reti, infrastrutture e tecnologia al fine di renderla più moderna ed efficiente”.
L’opposizione si è dimostrata battagliera fin dalla seduta di insediamento. Cosa significa, che in consiglio il dibattito sarà più acceso che mai?
“Il riferimento è ovviamente all’elezione del presidente dl consiglio comunale. Dico allora che, se questi sono i contenuti, è bene che si cambi registro fin da subito. I momenti sono mutati e c’è bisogno di gente che collabora sul serio. Se vi saranno allora proposte sensate, tutto ok: non abbiamo tempo da perdere con i teatrini”.
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