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Mondo Politica: intervista a Laura Taddei consigliere comunale ad Anghiari

“La gente ha voglia di stabilità, di serietà e competenza"

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È fra i volti nuovi del consiglio comunale di Anghiari, nella compagine di maggioranza a supporto del sindaco Alessandro Polcri. Laura Taddei, sposata con due figli, ha lavorato come fisioterapista alla Usl Valtiberina con oltre 10 anni in servizio anche ad Anghiari. Pensionata dal maggio scorso, la Taddei abita nella collina di Tavernelle, dove è nata e dove gestisce con il marito, coltivatore diretto, una piccola azienda agrituristica. Eletta lo scorso 3 e 4 febbraio, ricopre ora l’incarico di consigliere con deleghe a politiche sociali; politiche abitative; rapporti con il volontariato; politiche di genere; inclusione sociale e cultura della pace.


Taddei, in che modo ha commentato il suo risultato elettorale?
“Sono rimasta veramente stupefatta dal consenso ricevuto, specialmente perché maturato all’interno di una lista civica come la nostra, ricca di personalità così competenti e anche fornite di notevole esperienza politica. Inoltre, abitando in una piccola frazione, la mia competitività avrebbe potuto risultare marginale rispetto al centro cittadino”. 


Da quali zone sono quindi arrivate le preferenze?
“La maggior parte delle preferenze proviene - sì - dalla mia frazione di Tavernelle, in numero addirittura superiore al totale di tutta una coalizione di opposizione, ma anche da più parti di tutto il territorio. Ritengo che ciò sia dovuto anche alla mia attività lavorativa e di volontariato in varie realtà cittadine”.


Quali i motivi forti che hanno trasformato in trionfo la vittoria di Alessandro Polcri?
“La gente ha voglia di stabilità, di serietà e competenza. A mio parere, soprattutto in questa fase di precarietà globale e in un mondo pieno di contrasti e difficoltà di ogni genere, un’amministrazione che ha sempre usato toni pacati e rassicuranti e ha operato fattivamente con realizzazioni concrete a favore di tutti i cittadini non poteva non ottenere un largo consenso. Con spirito di sacrificio e di umiltà, nel pieno della pandemia, il sindaco Polcri ha saputo utilizzare tutte le risorse necessarie per aiutare famiglie e imprese, sia direttamente con interventi pubblici, sia valorizzando le associazioni caritative e di volontariato. Nel frattempo, dopo un faticoso risanamento del bilancio, la progettazione di varie opere non si è fermata e ora possiamo vederne la realizzazione”.


Quali sono le priorità sui cui lavorare per le politiche sociali e abitative?
“Ciò che mi ha convinto a partecipare a questa squadra è stato proprio l’attenzione alle politiche sociali, in special modo alla famiglia, nucleo centrale della società. Ad Anghiari, come d’altronde anche a livello nazionale, c’è un’emergenza demografica: la natalità sta crollando vertiginosamente e nei piccoli paesi come il nostro - e non tanto a lungo termine - questo può produrre un pericoloso spopolamento, con conseguenze disastrose su economia e servizi. E’ urgente quindi attuare politiche di sostegno e incentivo come quella del bonus figli, un assegno da spendere direttamente nelle botteghe locali per le famiglie con figli fino a 6 anni. Ma ciò non basta: occorre incentivare le giovani coppie a restare o tornare ad abitare ad Anghiari, perché il nostro paese, che continua a veder accrescere il suo successo turistico (fra i tanti altri riconoscimenti, è fresca la notizia che il nostro Borgo è stato nominato dalla CNN fra le due più belle località d’Europa!), non rischi di trasformarsi in un museo privo di residenti . Per scongiurare ciò, le politiche abitative saranno incentrate su aiuti per gli affitti che - inizialmente limitati al centro storico, il quale rischia più di trasformarsi in zona da cartolina - saranno estesi a tutto il territorio poiché, seppure per altri motivi, anche la popolazione giovane delle frazioni si sta molto riducendo”. Inoltre, sono in iter politiche fiscali che agevoleranno la riduzione del costo dei terreni fabbricativi, una criticità che per esempio penalizza da sempre le nostre località toscane rispetto a quelle umbre. L’auspicio è che questi diversi se pur piccoli interventi - insieme alla implementazione delle case popolari, della viabilità e dei servizi - possano rendere il nostro Comune attraente anche dal punto di vista abitativo”.


Lei ha anche la delega ai rapporti con il volontariato in un paese molto attivo sotto questo profilo, come dimostrato non soltanto dai numerosi eventi che caratterizzano l’arco dell’anno. In che modo pensa di gestire questo suo ruolo?
“Le associazioni di volontariato sono da sempre una forte risorsa del nostro Comune. Oltre ai numerosissimi eventi che portano anche vantaggio economico per tutta la vallata, grazie ai gruppi di tipo culturale e sportivo, le associazioni sociali e caritative hanno dato un grande apporto durante la pandemia e l’amministrazione ha saputo creare una rete di collaborazione senza peraltro svilire il servizio pubblico . Continueremo quindi a mantenere rapporti costruttivi per favorire, oltre all’aspetto ludico, anche quello di servizi congiunti alle famiglie e cittadini in difficoltà, con speciale attenzione agli anziani e ai disabili. Anche i diversi circoli di aggregazione sociale sono da sostenere e valorizzare, riconoscendo la loro determinante funzione di contrasto a forme patologiche di isolamento e depressione nei soggetti più fragili”.


Da ex dipendente della Usl locale, di cosa ha realmente bisogno la sanità della Valtiberina, tanto quella ospedaliera quanto quella territoriale?
“Quello della sanità in Valtiberina è un problema molto complesso, da affrontare in sedi più ampie del nostro Comune. Il mio parere è che evidentemente occorre salvaguardare l’ospedale di Sansepolcro, che negli anni si distingue per la qualità di alcune attività specialistiche. Dovunque la criticità è la mancanza di medici; segnalata poi quella degli anestesisti ,che non permette una congrua risposta alle problematiche sanitarie dei cittadini. Anche nel territorio la mancanza di medici di base è un grande problema. Congiuntamente agli altri esponenti politici e non, la nostra amministrazione si sta adoperando in tutte le sedi istituzionali per risolvere la situazione. Quello che è nostra prerogativa e intenzione è anche facilitare l’accesso alla locale Casa della Salute con miglioramenti strutturali della viabilità e dei servizi. Inoltre, sarà sempre attenzionata la qualità dell’assistenza offerta nella locale rsa Martini, dove recentemente è stato ristrutturato e riaperto il centro diurno, un servizio prezioso per le famiglie. Inoltre, l’assistenza domiciliare pubblica si potrà avvalere dell’apporto del volontariato, in situazioni che necessitano di consulenza e supporto per varie situazioni di difficoltà, dal disagio di anziani e disabili al sostegno alla vita nascente”. 
 

Redazione
© Riproduzione riservata
11/11/2021 11:05:49


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