Trieste: idranti e lacrimogeni della polizia, continuano gli scontri “No Pass”
I manifestanti: “Non ci arrendiamo, in sciopero fino a giovedì”
Idranti, cariche e alla fine anche lacrimogeni. La polizia ha respinto così, nell’arco di tutta la mattinata, i protestanti contro il Green Pass che avevano occupato il porto di Trieste. Nessuno scontro con conseguenze critiche, ma dopo una prima lenta avanzata le forze dell’ordine sono passate ad un’azione più convinta per disperdere la folla. Che si è allontanata dal porto e ora staziona al centro città, con un sit-in a cui stanno partecipando in migliaia. Al Varco 4 dell’area portuale liberata ha stazionato per ore una lunga fila di camion che attende di entrare in porto. Dopo più di un’ora e mezza il varco è stato liberato. I manifestanti si sono spostati prima nel parcheggio, prima di dirigersi in piazza Unità d'Italia. Questo permetterà al porto di riprendere la sua normale attività, al netto della prosecuzione del presidio: i portuali hanno prolungato lo sciopero fino al 21 ottobre. Un potente boato è stato avvertito poco dopo le 17 nella zona dei Campi Elisi, seguito da alcune urla e da del fumo, visto salire verso l'alto: l’ipotesi più accreditata è quella dello scoppio di un petardo. Dopo essersi inizialmente espresso in tono di sfida («Vedremo se avranno il coraggio di caricarci anche in piazza Unità d’Italia», aveva dichiarato),il leader della protesta e ex portavoce del Clpt Stefano Puzzer nel tardo pomeriggio ha poi corretto il tiro: «Ci sono gruppi che non c'entrano con noi al porto che si stanno scontrando con le forze dell'ordine. Le nostre persone sono state messe in sicurezza». La protesta, che aveva poi virato verso il centro cittadino, è al momento in corso anche nella zona del porto, dove i manifestanti stanno continuando oggetti e bottiglie contro le forze dell'ordine: alcuni cassonetti sono stati rovesciati, e la polizia sta intervenendo con gli idranti. Al momento il bilancio è di cinque manifestanti denunciati e tre agenti feriti, in condizioni non gravi.
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