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Elezioni in Germania, Scholz: “Ora coalizione con Verdi e liberali”

Laschet: "Non rivendichiamo il governo, siamo disponibili se loro non ce la fanno"

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«Bisogna dirlo con chiarezza: la Spd è arrivata prima in queste elezioni». A dichiararlo è il segretario generale dei socialdemocratici, Lars Klingbeil (nella foto). Il partito di centro-sinistra tedesco vince così le elezioni nazionali battendo di poco il blocco di centro-destra dell'Unione della cancelliera uscente Angela Merkel, in una competizione elettorale molto combattuta che determinerà chi succederà alla leader storica alla guida della più grande economia europea.

Per il candidato dei socialdemocratici Olaf Scholz, vice cancelliere uscente e ministro delle finanze che ha tirato fuori il suo partito da una crisi lunga anni, il risultato è «un mandato molto chiaro» e intende fare di tutto per concludere le trattative per formare una coalizione di governo prima di Natale. In particolare, Scholz ha aggiunto «di essere fiducioso che non sarà Angela Merkel a tenere quest'anno il discorso di capodanno». In più ha ribadito che la volontà degli elettori è quella di avere un governo composto da Spd-Verdi-Fdp: «Il nostro compito adesso è fare quello che desiderano i cittadini. Non dare la priorità alle nostre esigenze ma formare un buon governo che possa dare un giusto orientamento e che ci porti versi il futuro. La coalizione sociale, ecologica e liberale ha le fondamenta nella storia di governo e una buona base storica. La Germania è solida».

Ma le acque hanno iniziato a muoversi, per i complicati giochi di coalizione necessari a formare un governo. Armin Laschet, il candidato dell’Unione, questa mattina ridimensiona la sua rivendicazione della cancelleria. Quella formulata ieri sarebbe stata «un'offerta» e non appunto una rivendicazione, avrebbe precisato parlando al direttivo della Cdu, secondo quanto riporta la Welt. «Nessuno può rivendicare il governo e non è quello che ho fatto io ieri», ha spiegato secondo il giornale che cita una fonte interna. «Noi siamo pronti ad altre coalizioni se il semaforo non dovesse funzionare», l'aggiunta di Laschet, in riferimento alla possibile coalizione composta da Spd (rossi), Liberali (gialli) e Verdi.

I funzionari elettorali hanno reso noto che il conteggio di tutte le 299 circoscrizioni ha mostrato che i socialdemocratici hanno ricevuto il 25,7% dei voti, contro il 24,1% del blocco dell'Unione. Nessun partito vincente in un'elezione nazionale tedesca aveva mai preso meno del 31% dei voti. 

Nonostante abbia ottenuto il suo peggior risultato di sempre in una competizione federale, il blocco dell'Unione ha detto che anch'esso parlerà con i partiti più piccoli per discutere la formazione di un governo, mentre la Merkel rimarrà in un ruolo di custode fino al giuramento del successore. Armin Laschet, il governatore dello stato del Nord Reno-Westfalia che ha superato un rivale più popolare per assicurarsi la nomina del blocco dell'Unione della Merkel, ha lottato per motivare la base del partito ed è scivolato in una serie di passi falsi. «Certo, la perdita di voti non è bella», ha commentato Laschet, aggiungendo però che Merkel va via dopo 16 anni al potere: «nessuno ha avuto un bonus in queste elezioni. Scholz non è il rè».

Laschet ieri aveva detto ai sostenitori che «sarà fatto tutto il possibile per formare un governo sotto la guida dell'Unione, perché la Germania ora ha bisogno di una coalizione per il futuro che modernizzi il paese». Sia Laschet che Scholz faranno la corte agli stessi due partiti: i Verdi ambientalisti, che sono arrivati terzi con il 14,8%, e i Liberi Democratici, che hanno preso l'11,5% dei voti. I Verdi tradizionalmente propendono per i socialdemocratici e i Liberi Democratici per l'Unione, ma nessuno dei due ha escluso di passare dall'altra parte. 

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
27/09/2021 13:58:15


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