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Mondo Politica: intervista a Catia Giorni candidata sindaco a Sansepolcro

"Mai alleati con partiti come Azione e Italia Viva e non condividiamo i programmi del Pd"

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Ha esordito cinque anni fa come candidato sindaco di un Movimento 5 Stelle che, grazie a lei, è entrato per la prima volta in consiglio comunale a Sansepolcro. Ora, Catia Giorni ci riprova alla testa di un progetto appoggiato dal partito, ma non solo. Una Catia Giorni che nel corso della legislatura è sensibilmente cresciuta perché con il passare del tempo è sempre più entrata nei meccanismi della pubblica amministrazione, anche se da esponente dell’opposizione.

Giorni, la sua nuova discesa in campo è divenuta forzata dopo la rinuncia di Mauro Cornioli, che il Movimento 5 Stelle aveva deciso di appoggiare?

“Eravamo in effetti disposti a sostenere il sindaco uscente, nonostante in questa legislatura il Movimento 5 Stelle sia stato in minoranza. Ciò significa che in questa competizione elettorale potrebbero mancare anche i Democratici per Cambiare, che erano d’accordo con noi sulla riproposizione di Cornioli e sarebbe un peccato non avere la loro presenza. Come 5 Stelle, siamo comunque andati avanti con decisione nel nostro percorso propositivo. Eravamo gli unici ad avere un programma e continuiamo su questa linea; il partito ci sarà, ma stavolta puntiamo a un’aggregazione più ampia. Il nostro è un progetto aperto e abbiamo appena creato il cantiere”.

E della mancata alleanza con il centrosinistra, perché inizialmente si era parlato anche di questo, nonostante le riserve manifestate sul candidato sindaco Andrea Laurenzi?

“Non si tratta di una mancata alleanza. O meglio, non potevamo allearci con un Partito Democratico che si presenta alle elezioni assieme a Italia Viva e Azione, forze politiche di provenienza “renziana” che hanno estromesso Giuseppe Conte dalla guida del governo nazionale. Proprio l’ex premier, è stato appena indicato a larga maggioranza come il leader del nostro partito, per cui non potevamo ritrovarci assieme a chi ha voluto farlo fuori. Non c’era peraltro nemmeno consonanza sui programmi, ne’ sui metodi: il Pd e i suoi alleati hanno fatto prevalere la logica delle persone da piazzare e non delle cose da fare. Si è lavorato molto sul “chi” e non sul “cosa” e questo non ci piace”.

Quali sono per Lei le priorità politico-amministrative per Sansepolcro?

“Basterà riprendere i temi che abbiamo trattato in primavera nel corso dei nostri incontri del ciclo “Borgodomani”, in diretta su Facebook e YouTube. Alludo al decoro urbano, all’opportunità di costituire un ufficio che sappia intercettare i bandi per reperire i fondi con i quali finanziare i progetti, ma anche a una economia circolare che sappia valorizzare l’ambiente e soprattutto a una visione di vallata. Mi pare invece che qualche candidato non vada oltre i confini di Sansepolcro”.

Quale concezione avete della politica e dell’amministrazione?

“Saremo forse tacciati di essere idealisti, ma non riteniamo che si tratti di una colpa. Noi non ci rassegniamo a una politica affidata sempre e solo alle stesse persone, in cui addirittura si riesumano ex assessori già sonoramente bocciati dalla popolazione. Vogliamo un’amministrazione che sappia veramente portare avanti un messaggio dirompente, che sappia agire in maniera efficiente e concreta e che faccia tesoro delle iniziative migliori portate avanti dal sindaco Cornioli in questi anni, vedi Casa di Piero, progetto del “Grande Museo, orti sociali e altro. Sansepolcro – lo ripeto - ha bisogno di coraggio, ha bisogno di futuro e non di restaurazione”.

Rispetto a cinque anni fa, su quali punti di forza può adesso contare Catia Giorni?

“Sul lavoro che ho costantemente svolto e sull’approfondimento che ho fatto delle questioni: non mi sono mai fermata al primo impatto, ma ho voluto capire fino in fondo i meccanismi. Se adesso debbo visionare un documento dell’urbanistica so come fare: stesso discorso sul bilancio, perché sono più preparata”.

Sono in quattro, per ora, gli aspiranti alla carica di sindaco a Sansepolcro. Come vede questa sfida, che peraltro mette a diretto confronto due uomini e due donne?

“Premetto e mi auguro che, se è vero che le vicende nazionali si ripercuotono poi anche in ambito locale, il successo di Giuseppe Conte nel Movimento 5 Stelle potrebbe essere per noi un aiuto. Ciò detto, vorrei che questa sfida si concentrasse su temi, contenuti e progetti: basta di parlare di persone, cariche e ruoli. Spero che il confronto politico possa virare in questa direzione”.

Redazione
© Riproduzione riservata
09/08/2021 08:35:03


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