Notizie Locali Interviste locali
Mondo Economia: intervista con l'imprenditore Paolo Baschetti
La pandemia da Covid-19 ha rivoluzionato totalmente la nostra attività
Oltre un anno di lavoro a regime di lavoro inevitabilmente ridotto per la Baschetti Autoservizi di Sansepolcro, storica azienda che nel 2023 taglierà il traguardo dei cento anni di attività fra corse in linea e trasporto turistico. Quale la situazione attuale? Parla Paolo Baschetti, titolare assieme al cugino, Michele Baschetti e ai rispettivi figli, Giacomo e Leonardo.
A distanza di un anno e poco più, che cosa è cambiato di sostanziale per la sua attività?
“La pandemia da Covid-19 ha rivoluzionato totalmente la nostra attività: azzeramento dei servizi turistici e riduzione delle linee di trasporto pubblico. Abbiamo soltanto garantito il minimo del trasporto locale imposto dagli enti locali con la penalizzazione dei mancati ricavi dovuti alla chiusura delle scuole e delle attività, senza considerare che il fermo totale dell’attività turistica ha fatto ridurre il nostro fatturato di oltre il 50% e il parziale fermo delle linee commerciali un altro 15%”.
Quali sono i punti interrogativi per il prosieguo del 2021, alimentati dall’attuale situazione?
“Data l’attuale situazione, a mio avviso, non si intravedono nell’immediato sbocchi positivi che possano ridare fiducia alle aziende in genere, in particolare la nostra attività nel settore turistico, che in mancanza delle riaperture (alberghi, stazioni climatiche, musei, monumenti e accessi alle città d’arte) non può certo sperare in una - anche se pur lieve – ripresa”.
Vi sono disposizioni rese obbligatorie dall’emergenza Covid-19 che però potrebbero tornare utili anche con il ritorno alla normalità?
“Certamente, l’utilizzo dei dispositivi di protezione da parte delle persone, la capillare sanificazione degli ambienti (nel nostro caso anche gli autobus) ci hanno abituato a un regime che ritengo debba essere mantenuto anche dopo il ritorno alla normalità, sotto questi aspetti la pandemia lascerà abitudini che per noi cittadini dovranno diventare ordinarie”.
La situazione del trasporto locale sta evolvendo verso la direzione auspicata?
“Chiedo qui la domanda di riserva. L’evoluzione del trasporto pubblico - parlo della Toscana - è nelle mani del Consiglio di Stato, che ancora non ha pubblicato il dispositivo di una sentenza dalla quale scaturirà l’effettivo vincitore della gara del lotto unico regionale sui trasporti pubblici. Comunque vadano le cose, la nostra azienda potrebbe cessare definitivamente l’esercizio delle autolinee a carattere locale, in quanto i due schieramenti che hanno partecipato alla gara hanno deciso di non far rientrare nelle loro compagini le aziende minori, le quali ovviamente non avrebbero mai potuto sostenere l’onere di una gara miliardaria. Il mio nonno, fondatore dell’azienda e pioniere del trasporto pubblico dal 1912, si rivolterà nella tomba sapendo che ancora una volta - fra misconoscimenti, ingiusti accaparramenti e concorrenze sleali - il lavoro per il quale quattro generazioni hanno dato e stanno dando tanto possa essere annientato in un battibaleno”.
Il governo nazionale comincia lentamente a parlare di riaperture. Aprile sarà il mese chiave, oppure saranno decisive le indicazioni di maggio?
“Francamente - ma questo è il mio pensiero in quanto non sono indovino - penso che se entro maggio il 50% della popolazione dovesse essere vaccinata un piccolo accenno alla ripresa potrebbe esservi in giugno, ma attenzione: consideriamo anche le variabili; se non sbaglio, oltre 300mila imprese hanno cessato l’attività in Italia, di cui circa 70mila nell’ambito del turismo. Tutte le persone addette che fine faranno? Troveranno nell’immediato una occupazione? Sarà una normale riapertura o una lentissima riapertura?”.
Vi sarà la possibilità in giugno (o inizio luglio) di ripartire con le oramai tradizionali corse estive per la riviera adriatica?
“La nostra volontà è quella di riprendere il servizio per la riviera adriatica in luglio, almeno nel fine settimana come lo scorso anno e fino alla fine di agosto o ai primi di settembre; se poi vi fossero le premesse, la nostra organizzazione è talmente elastica che il potenziamento dei servizi non sarebbe un problema: siamo in grado di farlo con immediatezza, con le dovute autorizzazioni ministeriali e con l’ausilio di personale preparato e qualificato, sempre pronto al servizio del pubblico. Questa è la nostra missione”.
Commenta per primo.