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Mondo Politica: intervista a Gabriele Marconcini assessore del comune di Sansepolcro
Nel mio futuro vorrei fare altro oltre la politica, anche se questa mi affascina sempre
Verso la scadenza, a Sansepolcro, anche del mandato di Gabriele Marconcini, che all’interno della giunta guidata dal sindaco Mauro Cornioli ricopre la carica di assessore a cultura, pubblica istruzione e beni comuni, non dimenticando che nel 2015 era stato candidato alle regionali per Rifondazione Comunista. Con lui, trattiamo gli aspetti politici ora che la data delle elezioni comunali si sta sempre più avvicinando.
Marconcini, nei giorni scorsi si è tenuto un incontro all’interno della maggioranza, in proiezione chiaramente elettorale. Che cosa è scaturito di interessante?
“C’è stato un confronto con il sindaco e con tutta la maggioranza. Come lista, ci stiamo muovendo di conseguenza. Come assessore, posso dire che personalmente sono ancora molto assorbito dal lavoro che sto cercando di portare a termine nell’ambito delle deleghe di cui sono titolare”.
E prima della fine della legislatura, la lista “Insieme Possiamo” - della quale Lei è espressione - ha aumentato la propria rappresentanza in consiglio comunale, aggiungendo ad Alessio Antonelli il neoconsigliere Simona Bartolo, eletta nelle file dei Democratici per Cambiare, che però ha dapprima scelto il gruppo misto e poi è venuta con voi. È il caso di dire: un ottimo acquisto?
“Direi un acquisto molto positivo. Sono molto contento perché oltretutto Simona è donna di scuola, con la quale è possibile confrontarsi su determinati temi. Il suo contributo è importante e, sul piano politico, penso che abbia ponderato molto la sua scelta: avrebbe potuto uscire dalla maggioranza, oppure rimanere nel gruppo misto, per cui credo che sia confluita in “Insieme Possiamo” perché condivide i nostri principi. L’adesione di Simona è stata quindi consapevole e in linea con le sue attitudini”.
La nuova colorazione arancione della Toscana vi ha purtroppo costretti a non accelerare i tempi per il museo civico. Ma siete pronti per la tanto sospirata riapertura?
“Stiamo concludendo la manutenzione, con il potenziamento dell’impianto elettrico e abbiamo altri giorni da utilizzare. Nelle condizioni attuali, i musei non sono aperti e allora noi ne approfittiamo per riorganizzarci al meglio e per preparare degnamente l’evento del 2021, costituito dalla mostra su Raffaellino del Colle. Mi auguro che in primavera la situazione possa sbloccarsi nella maniera che tutti desideriamo: nel caso, ci faremo trovare pronti. C’è un momento per tutto, anche per la cultura, che ha avuto l’accortezza di aspettare tempi migliori. E allora, vogliamo riaprire con una programmazione di lungo corso”.
Cosa ne pensa di Mario Draghi premier? Proprio Rifondazione Comunista di Sansepolcro, l’area politica di riferimento della vostra lista, è uscita in ultimo con un comunicato nel quale non si dichiara favorevole a questa soluzione.
“Non ho avuto modo di riflettere in proposito. Posso capire che in questa fase la situazione sia di emergenza, ma mi dispiace che si sia perso il dibattito politico, nel senso che ora sarà sicuramente meno animato e che quindi anche i temi verranno affrontati in maniera meno critica. Il momento storico attuale richiede una riflessione più profonda, ma questa compagine governativa che si è formata assorbirà molto le energie dei partiti”.
Anche sulla base di ciò che ha appena detto, quando pensa che finirà il già lungo capitolo pandemia?
“Spero presto, grazie ai vaccini, ma dipenderà anche da noi e dai nostri comportamenti, che - se saranno quelli corretti - potranno riuscire ad arginare il rischio costituito ora dalle varianti del Covid-19. L’iniziativa dello screening a Sansepolcro può fornire un eccellente contributo: sottoporsi al tampone è quindi utile, nella logica di uno spirito di collaborazione che guarda al bene comune. Devo dire che lo scorso anno, all’inizio del lockdown, si era creato un movimento di persone tendente alla socializzazione e a far prevalere proprio il bene comune su quello individuale. Poi però ci siamo “sfibrati”, anche per le conseguenze lasciate dal Covid-19 a livello economico, che non sono state uguali per tutti: questo ci ha di nuovo slegati e ognuno è tornato a occuparsi dei problemi prettamente suoi. Adesso si procede con i vaccini, per cui mi auguro che l’ottimismo da essi generato possa ripristinare i rapporti in una chiave più altruistica”.
Tempi addietro, a proposito della volontà o meno nel proseguire il suo mandato di assessore qualora ovviamente l’esito delle elezioni glielo consentisse, Lei aveva un tantino frenato, facendo capire che professione e famiglia avrebbero potuto prendersi la priorità. È sempre di questa idea?
“Vorrei avere più tempo da dedicare ad altro, però rimango sempre interessato al futuro politico-amministrativo di Sansepolcro e spero che il mio impegno possa un domani servire a portare a casa risultati positivi, anche se a ricoprire il ruolo di assessore dovesse esserci un altro. Come dire che sarei contento se comunque si continuasse a seguire la strategia che abbiamo avviato in ottica futura”.
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