Notizie Locali Comunicati

Veneri-Carini (Fdi): “Ato troppo grandi e dispersivi, servono Ato provinciali per i rifiuti”

Il sistema di gestione dei rifiuti basato su macro aree sta mostrando tutti i suoi limiti

Print Friendly and PDF

"Il sistema di gestione dei rifiuti basato su macro aree che coinvolgono più di 100 Comuni sta mostrando tutti i suoi limiti, sia in termini di efficienza che di costi sulla bolletta del singolo cittadino. Il gestore ha i bilanci in rosso ormai da troppi anni, il sistema della macro-area non può funzionare". Lo dichiarano, in una nota congiunta, il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Gabriele Veneri, ed il presidente del Consiglio comunale di Cortona (Arezzo), Nicola Carini.

È necessario cominciare a fare sistema tra le varie amministrazioni comunali coinvolte, magari guidate e coordinate dalla Provincia di Arezzo, per arrivare ad avere Ato provinciali, con l’obiettivo di “riportare a casa” la gestione dei rifiuti. Possiamo pensare ad una gestione condivisa -sottolineano Veneri e Carini- Lo strumento operativo per la gestione del ciclo dei rifiuti c’è già e si chiama Aisa, ente a partecipazione pubblica, del quale potrebbero far parte tutti i Comuni della provincia ed insieme assicurare la propria autosufficienza nella raccolta”.

“Si eviterebbe il ricorso a costose e farraginose procedure di gara per l’individuazione di gestori “esterni”, che si rivelano spesso più interessati a massimizzare i profitti che ad erogare un buon servizio -dichiarano gli esponenti del partito di Giorgia Meloni- Con questo nuovo strumento potremo infatti rispondere finalmente anche alle richieste dei sindacati dei lavoratori del settore, ad oggi precarizzati da un sistema che preferisce sfruttarli anziché investire in risorse umane. Al pari delle macro-Asl anche gli attuali Ato furono pensati dalle amministrazioni precedenti regionali e locali per ridurre i costi dei servizi, ma dopo molti anni di sperimentazione si è verificato l’esatto contrario. Va ripensato il sistema di gestione del ciclo dei rifiuti”.

Sempre sui rifiuti, il Gruppo Libera Castiglioni ha presentato una mozione in Consiglio comunale a Castiglion Fiorentino. “Si è reso necessario avviare una revisione del contratto di servizio Ato/Sei visto che il Comune di Castiglion Fiorentino si è astenuto in occasione dell’approvazione in assemblea Ato del nuovo metodo nazionale tariffario Arera, e visto che il nostro è un comune virtuoso sul fronte della raccolta differenziata che si attesta al 72,35% -fa sapere Marcello Orlandesi del Gruppo Libera Castiglioni- La nostra mozione è per comunicare ad Ato Toscana Sud e alla Regione la presa di posizione del Consiglio Comunale di Castiglion Fiorentino che chiede di ripensare il sistema delle tariffe, premiando quelle realtà locali che decidano di perseguire la scelta della differenziata spinta favorendo il riciclaggio dei materiali”.

Redazione
© Riproduzione riservata
22/01/2021 15:37:39


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Comunicati

La Regione Toscana finanzia con 920.000 euro quattro opere nel Comune di Arezzo >>>

Palasport e palestre cittadine, interviene il sindaco di Sansepolcro Fabrizio Innocenti >>>

Nuovo asilo a Camucia: quale futuro per il plesso di via XXV Aprile? >>>

Intervento salvavita alla Coldiretti di Foiano: il Sindaco Jacopo Franci esprime gratitudine >>>

Adottato il Piano strutturale intercomunale di San Giovanni Valdarno e Cavriglia >>>

Coordinamento Anci Toscana, all’assemblea anche Antonello Antonelli per Sansepolcro >>>

Festa di Natale alla Muzi Betti di Città di Castello >>>

“Duecento miliardi per RFI, ma non si trovano 100 milioni per MedioEtruria a Rigutino” >>>

San Giustino, per la maestra Franca Pettinari l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica >>>

Prima Montevarchi: Il senso istituzionale e la paura del confronto della sinistra >>>