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Qual'é la differenza tra Brandy e Cognac?

Sembrano simili ma in realtà le loro caratteristiche sono ben diverse

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Quante volte è capitato di sentir dire “ma Brandy e Cognac” non sono la stessa cosa? Abbiamo deciso di sfatare questo mito, perché pur essendo entrambi due distillati del vino, con particolarità che li possono far sembrare simili, in realtà le loro caratteristiche sono ben definite e diverse. Andiamo quindi ad analizzarli uno per uno per cercare di scoprire come riconoscere le loro qualità.

Cos’è il brandy e quali sono le sue caratteristiche

Per prima cosa è bene specificare che il nome brandy è di origine olandese, e deriva da “brandewijn”, che significa “vino bruciato”. Si tratta quindi di un liquore che nasce partendo dal succo, dalla polpa o dalla buccia di un frutto. Nacque nel VII – VIII secolo dopo Cristo, dagli alchimisti arabi, che lo utilizzavano come medicinale. La sua diffusione in Europa è stata resa possibile grazie alla Spagna e all’Irlanda. E’ caratterizzato da una gradazione alcolica di 40 gradi.

E’ caratterizzato da un invecchiamento in botti di rovere, oppure seguendo il metodo “criaderas y soleras“. Tale metodo prevede di riempire le botti di rovere che sono disposte su file sovrapposte. Si inizia sempre e solo riempiendo quelle in alto: dopo un anno parte del contenuto viene travasato nelle botti sottostanti, mentre quelle superiori accoglieranno un nuovo brandy. In questo modo il vino che otteniamo alla base di questa disposizione non solo è pronto per essere consumato, ma soprattutto presenterà sapori e profumi particolari, dati proprio dal continuo mix.

Un altro aspetto importante per conoscere il brandy è imparare a capire la sua classificazione: viene catalogato seguendo il metodo di classificazione Hennessy che dipende dal suo invecchiamento.

  • AC: quando il brandy è invecchiato per due anni;
  • VS (Very Special): quando è invecchiato almeno tre anni;
  • VSOP (very superior old pale): invecchiato per almeno cinque anni;
  • XO (extra old) prevede una stagionatura di almeno sei anni;
  • Hors D’age: invecchiati oltre sei anni;
  • Brandy Vintage: quando si usano per la produzione uve selezionate di una particolare annata.

Cos’è il cognac e quali sono le sue caratteristiche

Ecco svelata la grande differenza: il Cognac è un particolare tipo di brandy che di produce nella regione francese di Cognac, nella zona ovest della Francia. Per riconoscere la sua produzione, vi è sempre la supervisione del BNIC (Bureau National Interprofessionel du Cognac), al fine di promuovere e tutelare questo prodotto. Secondo quando è emerso negli anni, sembra che le prime vere testimonianze del cognac risalgano al 1638.

Il cognac viene prodotto con l’uva Ugni Blanc, oltre ad altre uve che sono la Folle Blanche e il Colombard, usate solo in minima parte. Usando tali uve si ottiene un prodotto che risulta essere leggero, con bassa gradazione alcolica ed una buona acidità. Il cognac sarà poi lasciato a invecchiare (almeno 30 mesi fino a un massimo di 10 anni) in botti da 350 litri in legno di rovere che è tipico delle foreste del Limousin e di Tronçais. E’ grazie alle botti che infatti otterrà il suo tipico color ambra.

Come viene classificato il cognac?

  • VS (Very Superior): quando ha un’età fino a quattro anni e mezzo;
  • VSOP (Very Superior Old Pale) o VO (Very Old): quando ha un’età compresa fra i quattro anni e mezzo e i sei anni e mezzo;
  • Vieille Reserve (Vecchia Riserva), Grande Réserve (Gran Riserva), Royal, Vieux (Vecchio), XO (Extra Old) e Napoléon: ha un’età superiore a sei anni e mezzo;
  • Hors d’Age e Paradis: quando ha un’età maggiore di sei anni e mezzo.
Notizia tratta da nonsolovini.it
© Riproduzione riservata
20/01/2021 06:26:51


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