Nonostante il Covid-19, un tifernate su tre con scarpe ginniche e tuta
L'assessore Massetti: "Faloci e Giorgis i simboli del periodo"
Un tifernate su tre pratica ogni giorno lo sport a diversi livelli, agonistico o amatoriale e lo fa per lavoro, per la passione, per la salute e per seguire corretti stili di vita. Il 2020 segnato dal covid, dalle limitazioni dei lockdown ripetuti va in archivio all’insegna di numeri e statistiche significative che consacrano sempre di più Città di Castello come la città dello sport e delle “buone pratiche” con oltre 14mila praticanti in una delle 40 discipline fruibili nel territorio attraverso circa 120 società. Nel corso del 2020 nel rispetto dei protocolli e vari dpcm Covid l’attività si è mantenuta su livelli costanti in linea con il precedente anno con ovvie riduzioni e limitazioni dovute alle restrizioni. Gli impianti natatori, gestiti da Polisport come tutte le altre strutture della “cittadella”, nel complesso hanno effettuato 247 giornate di utilizzo con circa 37.800 presenze: da fine ottobre 2020 sono state possibili solo le attività dei gruppi “Master” e “Propaganda” e gruppo agonistico Cnat in preparazione di eventi e gare di interesse nazionale. Gli impianti del tennis, da fine ottobre esclusivamente con gli atleti tesserati compresi nell’agonistica in preparazione di eventi e gare di interesse nazionale, hanno ospitato le attività concesse dalla normativa per circa 300 giorni di utilizzo e circa 17.000 presenze. L’impianto e la pista di atletica “A. Monti”, essendo all’aperto ha consentito di poter svolgere le attività consentite per 215 giorni e ha visto la presenza, nell’arco del 2020, di circa 5.500 utenti. Il complesso dello Stadio Comunale “Bernicchi”, antistadio “Agostinelli” ed il campetto annesso sono stati utilizzati per circa 210 giorni con circa 8.000 presenze. I campi sportivi Mattonata, Pescidoro ed il complesso sportivo di Via Engels costituito da Stadio, Antistadio e campetto è stato utilizzato per un totale di 309 giorni con circa 7.690 presenze. Le palestre, compresi i Palazzetti dello Sport di Via Engels e di Trestina, sono stati utilizzati per un totale complessivo di circa 880 giorni con un numero di presenze di circa 38.450. A seguito dell’emergenza pandemica la richiesta dell’assegnazione degli impianti da parte delle diverse società ed associazioni sportive è avvenuta con una nuova procedura totalmente telematica attraverso la quale sono state presentate circa 60 istanze. Le Associazioni che hanno usufruito nell’anno dell’uso delle palestre scolastiche e dei Palazzetti in orario pomeridiano per svolgere attività sportive sono state complessivamente 16 e hanno coinvolto persone di tutte le fasce di età. “Forse è superfluo ribadire che il Covid ha fermato a marzo l’orologio delle varie attività sportive e solo a livello professionistico ed in parte amatoriale ha continuato a scorrere i giorni e le ore – ha precisato l’assessore allo Sport, Massimo Massetti – il comune però, grazie al lavoro dei dipendenti del settore e di Polisport, in stretta collaborazione con le società sportive, le federazioni ed il Coni, con il suo presidente, Domenico Ignozza in testa, ha cercato nel rispetto delle ripetute normative e Dpcm di garantire sempre per tutti un elevato livello di qualità del servizio reso alla collettività e il perseguimento di obiettivi sociali e di valorizzazione degli impianti, unitamente ad una razionalizzazione della spesa sostenuta e ottimizzazione delle risorse.” “Forse l’immagine simbolo dello sport del 2020 marchiato dal Covid – ha concluso con un pizzico di orgoglio e commozione, Massetti – è rappresentata dai risultati conseguiti ai campionati italiani dal discobolo pluridecorato, Giovanni Faloci e dal giovane martellista Gregorio Giorgis, grazie agli allenamenti solitari, ma evidentemente efficaci durante i mesi dello stop all’attività agonistica per il Covid-19 presso la pista di atletica di casa intitolata ad Angiolo Monti”. Su versanti diversi ma con altrettanto orgoglio, l’assessore allo Sport, Massimo Massetti, prende ad esempio il traguardo prestigioso raggiunto dal tifernate, Francesco Magnanelli (che ha iniziato proprio da Città di Castello la brillante carriera di calciatore) “bandiera” del Sassuolo, che proprio a fine 2020 ha tagliato il traguardo delle 500 presenze, dal 2005 ad oggi con i “neroverdi”. “Bravo Francesco, anche tu testimonial della nostra bellissima città in Italia e nel mondo.
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