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Politica sotto l'ombrellone: intervista con Roberto Neri

"Sansepolcro di un sindaco come Cornioli ne poteva fare tranquillamente a meno"

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È soprattutto un rappresentante di professione, che però ha la passione per la politica. Roberto Neri è passato da Forza Italia lo scorso dicembre al movimento “Noi per Sansepolcro”, rivestendo sempre il ruolo di coordinatore e sempre pronto a nel dire la sua su quelle questioni di sostanza che però non trovano concreta realizzazione.

Neri, in che modo occorrerà sfruttare i soldi che arriveranno all’Italia dall’Europa?

“Direi che sia l’occasione buona per investimenti su sanità, occupazione e su chi ne ha effettivamente bisogno. Sono d’accordo anche per l’inserimento delle grandi opere, purchè queste producano posti di lavoro, mentre sostengo con decisione la necessità di tagliare il reddito di cittadinanza, che serve soltanto per dare contributi a chi lavora in nero. Eliminandolo, si ottengono due vantaggi: si risparmiano risorse e si tenta di combattere una piaga molto seria”.

Il prolungamento dell’emergenza fino al 15 ottobre la trova d’accordo?

“Nessuno è luminare o veggente, per cui non è semplice prevedere gli sviluppi della pandemia, ma fino a ottobre (e forse dicembre) mi sembra esagerato. La gente si sta chiudendo a riccio e il lavoro è quello che è, nel senso che il volume sviluppato è un quarto del totale che si registrava in condizioni di normalità. Troppo poco”.

Elezioni regionali in Toscana: centrosinistra favorito oppure no nei confronti di Susanna Ceccardi, sulla candidatura della quale Forza Italia ha un tantino storto la bocca?

“Sono sempre vicino al centrodestra, ma non appartengo più a Forza Italia, per cui sulla Ceccardi bisognerebbe interpellare chi la rappresenta. Al di là del candidato, auspico una coalizione che sia veramente in grado di fare del bene alla Regione, senza alcuna distinzione fra centro, periferia e periferia della periferia, della quale le amministrazioni in carica da decenni si ricordano solo in occasione dell’appuntamento elettorale, quando snocciolano promesse a non finire e poi le lasciano puntualmente a piedi”.

Ma anche nei Comuni che andranno presto al voto – compreso quello di Sansepolcro – accade nell’ultimo anno un fenomeno strano: quei soldi che mancavano in precedenza, adesso arrivano per ogni esigenza. Cosa vuol dire, che magari chi sta al timone vuol tentare di rimanervi?

“Mi viene da ridere! Dico allora: ci sono soldi a disposizione? Spendiamoli bene! Da tempo, sollevo la necessità dell’impianto di illuminazione a Sansepolcro e quando da semplice cittadino dissi al sindaco di attivarsi, lui mi rispose che avrebbe provveduto all’affidamento dell’appalto a un’azienda di Arezzo e non ho capito perché questo obiettivo non sia mai andato in porto. Di un sindaco così si poteva fare tranquillamente ameno. Mi risulta che voglia candidarsi alle regionali: meglio così, perché a Sansepolcro non glielo consiglio”.

Quale errore non dovrà commettere il centrodestra in vista delle prossime elezioni a Sansepolcro?

“Quello di non correre disunito. Abbiamo l’occasione buona per rispondere a una legislatura che ha visto un sindaco-imprenditore non comportarsi come ci saremmo aspettati, per cui occorre stare uniti e compatti e selezionare un candidato condiviso che provenga dalla società civile. “Noi per Sansepolcro” è intenzionata a correre e non chiude la porta a nessuno: il problema è che adesso l’attenzione è puntata su altri scenari, vi sono le elezioni regionali, tutti si guardano intorno e a meno di due mesi dalla tornata ancora non vi sono candidature ufficiali”.

Ad Arezzo, l’impresa del centrodestra di mantenere il governo della città si prospetta più o meno difficile che in Regione?

“Conosco bene il sindaco Alessandro Ghinelli e lo stimo molto come persona e come amministratore. Ho visto realizzare cose importanti anche nel sociale, mentre su altre dovrà ancora mettere le mani, ma è sul turismo che Arezzo ha cambiato sensibilmente i connotati. In senso positivo, ovviamente, per cui personalmente lo rivoterei. È chiaro che l’esito delle regionali e delle comunali di Arezzo potrebbe esercitare un effetto a cascata sui vari Comuni che andranno successivamente al voto”.            

Redazione
© Riproduzione riservata
30/07/2020 09:29:53


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