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Coronavirus, Xi all’assemblea Oms: “La Cina ha agito con trasparenza"

"Stanzieremo 2 miliardi per lo sviluppo dei Paesi colpiti dal virus"

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La 73esima assemblea generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che si aperta oggi si annuncia rovente fin dalle prime battute. «Alcuni Paesi del mondo hanno ignorato le indicazioni dell’Oms sulla pandemie» sono state le prime parole del direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus. Un’accusa in chiave difensiva per il numero uno dell’organizzazione che si trova oggi essa stessa attaccata da parte del alcuni Stati membri per la gestione della pandemia. L’Oms ha dichiarato l’emergenza sanitaria globale il 30 gennaio scorso e la pandemia l’11 marzo, quando ormai il virus aveva già ucciso migliaia di persone in tutto il mondo ed esistevano focolai importanti in Corea del Sud e Italia. I funzionari dell’Oms avevano dichiarato inizialmente che la trasmissione sarebbe stata limitata e che il Covid 19 non era contagioso come l’influenza, salvo poi scoprire che la diffusione avviene in modo ancora più veloce. Per questo l’Australia ha già chiesto che un organismo indipendente valuti la capacità di reazione dell’Oms e il presidente americano Donald Trump ha ripetutamente accusato l’Oms di aver permesso alla Cina di nascondere la reale portata del virus nelle prime fasi dell’epidemia, minacciando di revocare i contributi americani all'organizzazione.

Proprio la Cina è uno degli argomenti più delicati dell’assemblea. Pechino è un attore di primo piano sullo scacchiere internazionale e l’Oms non può fare a meno di lei nella lotta al coronavirus. Proprio in quest’ottica il direttore generale Ghebreyesus ha chiesto al presidente cinese Xi Jinping (nella foto) di tenere un discorso durante i lavori di oggi. Opportunità subito colta dal leader cinese per replicare agli attacchi arrivati nei giorni scorsi dall’Occidente: «La Cina ha agito con trasparenza e rapidità – ha dichiarato in videoconferenza - fornendo tutte le informazioni in tempo utile e aiutando con tutti i mezzi i Paesi che ne avevano bisogno. La Cina stanzierà due miliardi di dollari in aiuti internazionali nei prossimi due anni per la riposta al Covid e per lo sviluppo economico e sociale dei Paesi colpiti, in particolare i Paesi in via di sviluppo». Dopo di che ha aggiunto: «Quando sarà disponibile il vaccino a cui stiamo lavorando, la Cina lo metterà a disposizione di tutti facendolo diventare un bene pubblico globale».

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
18/05/2020 14:49:48


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