UBI Banca, una grossa sorpresa – stiamo in guardia!
Dichiarazione di Fabio Faltoni, sindacalista in UBI Banca e segretario provinciale della FABI
Dopo che nella mattinata di lunedì 17 era stato presentato il nuovo Piano Industriale del Gruppo UBI Banca, nella tarda serata dello stesso giorno, Banca Intesa comunica di volersi comprare UBI Banca, lanciando un’OPA – Offerta Pubblica di Acquisto, con un premio sulle azioni del 28% e legando altre operazioni industriali alla suddetta acquisizione.
La grande operazione bancaria - Intesa ha 3.800 sportelli e 12 milioni di clienti, UBI ha circa 1.650 filiali – dovrebbe iniziare a concretizzarsi a fine aprile, con l’assemblea dei soci di Banca Intesa. A quanto ne sappiamo ora, Intesa acquisirebbe UBI, vendendo 500 filiali del Nord Italia a BPER – Banca Popolare dell’Emilia Romagna e cedendo a UnipolSai tutte le partecipazioni assicurative di UBI, tra le quali anche BAP, che era di BancaEtruria.
Il recentissimo Piano industriale di UBI 2020/2022 avrebbe previsto la chiusura di 175 filiali e 2.000 esuberi di personale, ma il tutto ora andrà rivisto alla luce dell’offerta di Intesa.
Se in tutta Italia le due banche hanno in totale 80 mila dipendenti, sono centinaia i lavoratori di UBI e Intesa che lavorano nella nostra provincia, per non parlare della forte presenza di entrambe le banche in Toscana, dato che Intesa acquisì a suo tempo la Cassa di Risparmio di Firenze.
Per questo, e in attesa dei particolari, la FABI sarà come sempre in prima linea per la salvaguardia dell’occupazione e delle professionalità di tutti.
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