Badia Tedalda: Alla scoperta della Chiesa di Castellacciola

Un gruppo di volontari, si sono adoperati per pulire le rovine dell’antica costruzione
L’iniziativa della Comunità e dell’Associazione Pro Loco domenica 29 Aprile, ha dedicato la giornata al recupero della Chiesa dei Santi Stefano e Lorenzo a Castellacciola, nella frazione del comune di Badia Tedalda, meno di un chilometro dal confine con le Marche,. Un gruppo di volontari, si sono adoperati per pulire le rovine dell’antica costruzione. Persone di età e provenienza diversa, in questa giornata piena di sole, c’è chi cercava le proprie radici, chi desiderava riscoprirle, per tutti si respirava una grande energia che ha alimentato e sostenuto l’impegnativo e il faticoso lavoro. La Chiesa dei Santo: Stefano e Lorenzo, risale a centinaia di anni fa. Per raggiungerla è stato necessario aprire il breve percorso divenuto inaccessibile perché invaso da rovi e sterpaglie. La struttura è apparsa da subito disagiata un “monumento ai caduti”. Tra le rovine,spiccano in alto due archi in pietra apparentemente sospesi contro l’azzurro del cielo e, in fondo alla navata, un unico arredo: l’altare maggiore che ancora conserva parte dell’affresco originario. I due altari laterali, sono stati puliti dai detriti accumulatesi nel corso degli anni, nel restauro molto lesionati sono così apparsi i piani in cotto. Il compito più difficile è stato il campanile, completamente avvolto dalla vegetazione, resistente ed impenetrabile, una sfida per riportarlo alla luce. La giornata si è conclusa con gratitudine da parte dei presenti, per aver avuto l’opportunità di rievocare e condividere ricordi, consolidare rapporti sbiaditi nel tempo, intessere nuovi legami, scoprire un nuovo modo per stare insieme.
Tutto questo, con l’obiettivo comune di dare dignità ad una Chiesa dimenticata da molti anni, dove un tempo ha accolto sorrisi e lacrime, ha ascoltato in silenzio invocazioni e strilli di bambini, ha visto molte famiglie entrare e uscire dalla porta, per secoli la casa di una comunità.
E’ stato mosso il primo passo affinché luoghi simbolo dell’Alpe della Luna, legati alla storia e alla memoria della sua gente, vengano recuperati, valorizzati e resi visibili.
Francesco Crociani
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