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Unione dei Comuni della Valtiberina Toscana: Game Over
Una vecchia canzone di Renato Zero diceva....Il Carrozzone va avanti da se...
In molti, qui in Valtiberina, si chiedono che senso abbia mantenere ancora in vita l'Unione dei Comuni. La trasformazione della Comunità Montana in Unione dei Comuni della Valtiberina Toscana avrebbe dovuto costituire il primo passo per arrivare alla formazione del famoso "Comune unico", grande progetto sulla carta ma impossibile da attuare per i tanti campanili e le poltrone che verrebbero a mancare. La trasformazione di questo ente ha depotenziato le sue funzioni (vedi la pulizia dei fossi) con la Regione Toscana che ha creato i consorzi di bonifica, che poi subappaltano all'Unione dei Comuni alcuni lavori. Con il risultato che il cittadino paga 100 per avere 50. L'unica cosa di spessore rimasta a questo ente era il sociale: parliamo al passato perché tutto questo passerà alla Usl. E allora ci chiediamo: a cosa serve l'Unione dei Comuni, dato che è di fatto un contenitore vuoto? Se chiedessimo a 100 persone di Sansepolcro cosa ne farebbero, se avessero la possibilità, 98 di esse direbbero "Lo chiudiamo", come farebbe un buon padre di famiglia. Anche perchè comunque i dipendenti verrebbero a essere ricollocati nei vari Comuni della Valtiberina (e quindi non perderebbero il posto di lavoro, né i diritti acquisiti), mentre gli unici a rimetterci qualcosa sarebbero i pubblici amministratori, in quanto vi sarebbe qualche poltrona in meno. E se anche poltrone di questo genere non sono redditizie come altre, è pur vero che danno sempre visibilità e un potere fra le mani, vedi per esempio quello di scegliere a chi continuare a dare qualche soldo. Il rischio grave è che, pur di cercare la visibilità, questi signori finiscano con il commettere "bischerate" come quella di ieri mattina, quando alcuni sindaci del comprensorio si sono recati alla diga di Montedoglio per manifestare, con la speranza di avere visibilità sugli organi di stampa. In ogni caso, dei 30 primi cittadini annunciati se ne sono presentati una decina. Sarà bene che in futuro la politica si concentri sui reali problemi dei cittadini e non sui "carrozzoni". E se anche vi fossero politici "malati" di visibilità, che questa almeno la ottengano con una progettualità seria e non attraverso il mantenimento di presidenze e assessorati completamente inutili, costosi e – senza offendere nessuno – quasi ridicoli.
Claudio Roselli
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