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Città di Castello, una nuova oca a prova d’arte per il secolare Palio della Mattonata

C’hanno pensato due noti artisti tifernati, Alberto Maria Ottaviani e Fabio Mariacci

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Una nuova oca a prova d’arte per il secolare palio della Mattonata. Ora e’ rigorosamente “finta” (da sempre è’ stata viva e vegeta dentro il mastello pieno d’acqua) e sono passati ormai vent’anni da quando l’oca “contemporanea” del rione Mattonata prendeva vita per la prima volta, ma il tempo ha lasciato i suoi segni e così gli organizzatori sono dovuti intervenire per rifarne una nuova in ”bottega”. C’hanno pensato due noti artisti tifernati, Alberto Maria Ottaviani, consigliere della società rionale e Fabio Mariacci che si sono impegnati a ricostruire, questa piccola scultura che accompagna da sempre il Palio dell’Oca, la manifestazione più antica della città, fra le più longeve a livello regionale che si svolge ogni anno la prima domenica di Ottobre. E domenica scorsa l’oca ha debuttato al palio edizione 2025. La scultura è stata realizzata in polistirolo e poi rivestita con una malta cementizia, in modo da renderla resistente alle intemperie e al gioco del Palio. “Un lavoro che ho portato avanti insieme all’artista Fabio Mariacci, con il quale collaboro sempre per le creazioni scenografiche del rione”, precisa con un pizzico d’orgoglio, Alberto Ottaviani figlio “d’arte” che con il padre Gianni tramanda al futuro la tradizione plurisecolare de La Tipografia Grifani Donati, nata nel 1799, unica tra le aziende così antiche ad essere ancora oggi attiva e divenuta negli ultimi anni il punto di riferimento obbligatorio per la valorizzazione culturale del patrimonio tipografico a Città di Castello. “Questa nuova oca vuole essere anche un omaggio a due colonne portanti della Mattonata che ci hanno lasciato di recente: Ivano Franchi e Sauro Baldelli. Ho voluto che i materiali parlassero per loro: il polistirolo, leggero e modellabile, richiama la capacità che entrambi avevano di accogliere le persone con semplicità e apertura, adattandosi alle situazioni e facendo spazio a chiunque entrasse nella vita del rione. La malta cementizia, invece, che avvolge e protegge il cuore della scultura, simboleggia la solidità, la fermezza e la forza con cui hanno saputo tenere unito il gruppo e sostenere la nostra comunità. Un segno semplice - conclude Ottaviani- ma pieno di significato, per ricordare chi ha fatto tanto per il nostro rione.” Plauso da parte delle istituzioni, dal sindaco Luca Secondi e dalla giunta, “per questa bella iniziativa dei due bravi artisti che con la loro realizzazione contribuiscono a tenere in vita e rafforzare tradizioni secolari e simboli identitari di una comunità fiera di esibirli sempre”.” Città di Castello. Una nuova oca a prova d’arte per il secolare palio della Mattonata. Ora e’ rigorosamente “finta” (da sempre è’ stata viva e vegeta dentro il mastello pieno d’acqua) e sono passati ormai vent’anni da quando l’oca “contemporanea” del rione Mattonata prendeva vita per la prima volta, ma il tempo ha lasciato i suoi segni e così gli organizzatori sono dovuti intervenire per rifarne una nuova in ”bottega”. C’hanno pensato due noti artisti tifernati, Alberto Maria Ottaviani, consigliere della società rionale e Fabio Mariacci che si sono impegnati a ricostruire, questa piccola scultura che accompagna da sempre il Palio dell’Oca, la manifestazione più antica della città, fra le più longeve a livello regionale che si svolge ogni anno la prima domenica di Ottobre. E domenica scorsa l’oca ha debuttato al palio edizione 2025. La scultura è stata realizzata in polistirolo e poi rivestita con una malta cementizia, in modo da renderla resistente alle intemperie e al gioco del Palio. “Un lavoro che ho portato avanti insieme all’artista Fabio Mariacci, con il quale collaboro sempre per le creazioni scenografiche del rione”, precisa con un pizzico d’orgoglio, Alberto Ottaviani figlio “d’arte” che con il padre Gianni tramanda al futuro la tradizione plurisecolare de La Tipografia Grifani Donati, nata nel 1799, unica tra le aziende così antiche ad essere ancora oggi attiva e divenuta negli ultimi anni il punto di riferimento obbligatorio per la valorizzazione culturale del patrimonio tipografico a Città di Castello. “Questa nuova oca vuole essere anche un omaggio a due colonne portanti della Mattonata che ci hanno lasciato di recente: Ivano Franchi e Sauro Baldelli. Ho voluto che i materiali parlassero per loro: il polistirolo, leggero e modellabile, richiama la capacità che entrambi avevano di accogliere le persone con semplicità e apertura, adattandosi alle situazioni e facendo spazio a chiunque entrasse nella vita del rione. La malta cementizia, invece, che avvolge e protegge il cuore della scultura, simboleggia la solidità, la fermezza e la forza con cui hanno saputo tenere unito il gruppo e sostenere la nostra comunità. Un segno semplice - conclude Ottaviani- ma pieno di significato, per ricordare chi ha fatto tanto per il nostro rione.” Plauso da parte delle istituzioni, dal sindaco Luca Secondi e dalla giunta, “per questa bella iniziativa dei due bravi artisti che con la loro realizzazione contribuiscono a tenere in vita e rafforzare tradizioni secolari e simboli identitari di una comunità fiera di esibirli sempre.”

Redazione
© Riproduzione riservata
08/10/2025 12:13:29


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