Botta e risposta tra il Pd di Sansepolcro, San Giustino, Città di Castello e la Lega

"La manifestazione di sabato é stata un atto civile di straordinario valore e successo"
I Partiti Democratici di Sansepolcro, San Giustino e Città di Castello rispondono congiuntamente ai comunicati diffusi da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia della Valtiberina in merito alla manifestazione pro-Palestina svoltasi sabato tra Sansepolcro e San Giustino, ritenendo necessario riportare il dibattito pubblico su un piano di verità, rispetto e responsabilità istituzionale.
La manifestazione di sabato é stata un atto civile di straordinario valore e successo. É nata per esprimere solidarietà verso una popolazione civile che da mesi subisce bombardamenti, occupazione e privazioni umanitarie, non per giustificare alcuna violenza. Centinaia di persone – cittadini, associazioni, studenti, famiglie – hanno partecipato in modo pacifico, chiedendo giustizia, rispetto dei diritti umani e la fine della tragedia umanitaria in corso.
Il Partito Democratico da sempre condanna senza ambiguità ogni forma di violenza, fanatismo o incitamento all’odio, da qualsiasi parte provenga, così come rigetta ogni tentativo di assimilare una manifestazione per la pace a un atto di estremismo politico o religioso.
Riguardo ai cori della discordia, in cui è stato pronunciato il termine “Intifada”, siamo fermamente convinti che questa parola sia stata utilizzata nel suo significato originario e letterario che indica una sollevazione o una ribellione popolare contro l’oppressione e non con il riferimento alle azioni violente che hanno caratterizzato questo termine a partire dalla seconda intifada.
Poteva essere evitato un termine che può generare discordia? Probabilmente si, ma é inequivocabile che il messaggio che esce dalla manifestazione di sabato é esclusivamente un messaggio di pace, un grido di solidarietà e di indignazione verso l’ingiustizia.
Ridurre un’intera manifestazione pacifica a uno slogan isolato significa strumentalizzare i fatti per fini politici e distorcere il senso di una piazza che ha parlato di pace, di diritti e di dignità umana.
Ancora più grave è che, in alcuni comunicati, siano stati utilizzati toni discriminatori e stereotipi razzisti nei confronti di donne e persone straniere. Questo tipo di linguaggio non solo è indegno di chi rappresenta istituzioni democratiche, ma alimenta divisioni e paura in un momento in cui servirebbero invece equilibrio e rispetto.
La libertà di manifestare, sancita dalla Costituzione, non può essere piegata a logiche di propaganda di parte. Le istituzioni locali hanno il dovere di difendere il diritto al confronto civile e alla partecipazione democratica, non di criminalizzarli.
Il Partito Democratico continuerà a schierarsi dalla parte della pace, della giustizia e dei diritti umani universali, opponendosi con la stessa determinazione a ogni forma di razzismo.
Il centro destra, purtroppo, non perde occasione per strumentalizzare un episodio allo scopo di fomentare razzismo, odio e risentimento nei confronti di comunità integrate nel nostro territorio. Anche in questo caso non si smentisce utilizzando un linguaggio aggressivo di fronte a una manifestazione per la pace così partecipata dai cittadini.
Chiediamo a tutte le forze politiche della Valtiberina di abbandonare il linguaggio dell’odio e di tornare a quello della responsabilità, della misura e del rispetto reciproco.
Le segreterie del Partito Democratico
Sansepolcro - San Giustino - Città di Castello
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