Il Gruppo Prada ha chiuso il primo semestre del 2025 con ricavi netti pari a 2,7 miliardi di euro

L’utile netto del gruppo è sostanzialmente stabile a 386 milioni di euro
In un momento in cui la nostra economia vive una fase altalenante, con un futuro tutto da verificare anche in virtù dei recenti aumenti dei dazi voluti da Trump, c'é un azienda aretina che continua a crescere: Il Gruppo Prada. Patrizio Bertelli e Miuccia Prada hanno chiuso il primo semestre del 2025 con ricavi netti pari a 2,7 miliardi di euro, registrando una crescita del 9% a tassi costanti). Le vendite retail sono aumentate dell’8% mentre il segmento wholesale ha subito una leggera flessione del 2%. Lieve calo delle vendite retail dell'1,9% su base annua nel semestre, mentre il marchio Miu Miu continua a crescere in maniera robusta con un incremento del 49% nel semestre e del 40% nel secondo trimestre. L’utile netto del gruppo è sostanzialmente stabile a 386 milioni di euro, con una posizione finanziaria netta positiva di 352 milioni dopo dividendi e investimenti significativi .
Dal punto di vista geografico, l’area Asia Pacifico è cresciuta dell’8% a tassi correnti, con una solida tenuta della domanda locale, mentre l’Europa ha mostrato una crescita del 7%, frenata nel secondo trimestre da un calo dei flussi turistici in un quadro di confronto impegnativo. Le Americhe hanno registrato una crescita del 10% trainata da domanda locale e turismo, mentre il Giappone +6%. In Medio Oriente la crescita è stata consistente: +24%).
I vertici del Gruppo Prada mantengono un atteggiamento prudente ma fiducioso: Patrizio Bertelli, presidente e amministratore delegato, sottolinea come le opportunità di crescita a lungo termine rimangano intatte, pur riconoscendo la turbolenza del contesto economico attuale. Il ceo Andrea Guerra resta ottimista e conferma l’impegno nel proseguire la strategia di crescita sostenibile e superiore alla media di mercato, preparandosi a reagire a eventuali evoluzioni negative. Naturalmente l'intero comparto, come tutti gli altri dell'economia mondiale, è influenzato dall'infinita trattativa sui dazi che va avanti ormai da mesi.
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