Il Testo di Luciano Bartolini al Sacro Cuore di Sansepolcro

Sabato 21 giugno 2025 in scena lo spettacolo teatrale “Il sogno nel cassetto”
Alla Festa del Sacro Cuore di Gesù, Parrocchia sulla periferia collinare di Sansepolcro, alle ore 21:00 di sabato 21 giugno 2025 in scena “Il sogno nel cassetto” spettacolo teatrale scritto e diretto da Luciano Bartolini con, interpreti, lo stesso Bartolini assieme a Giuliana Del Barna, Franca Neri, Alfredo Pecorelli, tutti attori del Teatro Popolare di Sansepolcro, e la partecipazione straordinaria di Annalisa Di Renzo Responsabile dell'oratorio di Sansepolcro oltre che quella di Don Alvaro Scandicci parroco della parrocchia stessa. Dopo 3 anni di monologhi autobiografici all'insegna dell'autoironia, quest'anno Bartolini coinvolge altre persone tra le quali spiccano alcuni colleghi di teatro, quel teatro popolare a cui lui medesimo appartiene e che è molto noto nel territorio della Valtiberina; questo per poter mettere in scena uno spaccato di vita quotidiana familiare non rinunciando a raccontare il proprio vissuto ma con una sorta di confessione pubblica ovvero svelare il desiderio sempre vivo di pensare al Musical. Fonte di ispirazione il mitico Fraid Astaire ballerino e attore statunitense di origini austriache; ed ecco che il sogno è servito. “Ho fatto qualche scuola di ballo ma il musical è solo nei miei sogni – dice Bartolini - ma di certo ne subisco l'attrazione come guardando il tip tap di Fred Astaire e Ginger Rogers”. Bartolini è noto per altri monologhi che sono stati realizzati ed hanno debuttato proprio nelle precedenti edizioni della Festa parrocchiale; di tutti questi rifarà un riepilogo all'inizio dello spettacolo che andrà in scena sabato. Nel 2022 Bartolini parlò di varie cose, della sua attività sportiva (calcio e tennis iniziati proprio al Sacro Cuore) che lo ha portato addirittura a fare le Maratone e il Triathlon nonché del suo percorso teatrale. Vari, in quella occasione, gli argomenti tanto che il lavoro non aveva un titolo preciso ma era indicato in locandina come "Spazio Teatrale a cura di Luciano Bartolini". Nel 2023 raccontava ironicamente, in "Meglio che niente", vicissitudini sportive-sanitarie e poi in rima un clamoroso e maldestro caso di sanità di cui sempre lui stesso era stato vittima. Il terzo anno parlò del suo percorso lavorativo in " I miei 50 + 1" che erano appunto i suoi anni lavorativi. Il tutto ovviamente e sempre all'insegna dell'autoironia. Si potrebbe dire dunque che il creativo, attore e autore, non teme di mettersi a nudo e lo farà anche nell’ormai prossimo appuntamento, questa volta svelando un proprio recondito sogno.
In estrema sintesi la trama del nuovo spettacolo è questa. Ad un mese dalla Festa del Sacro Cuore il protagonista, ruolo dello stesso Luciano Bartolini, si trova nella sua abitazione dove, in grave ritardo, cerca la concentrazione necessaria per preparare altri monologhi autobiografici per lo spettacolo da fare con il sogno di poter realizzare, per l’occasione, un autentico Musical. Viene interrotto dall'entrata in scena di moglie e suocera (rispettivamente interpretate da Franca Neri e da Giuliana Del Barna) le quali criticano aspramente le sue velleità di showman e, addirittura, la conduzione della vita familiare stessa. Ma non finisce qui; si alternano a queste, intrusioni della responsabile dell'Oratorio (Annalisa Di Renzo che interpreta se stessa) che pretende di inserire nello spettacolo i ragazzi dell'Oratorio stesso. Il protagonista si oppone perentoriamente, per motivi di tempo, fino ad una autentica lite. La responsabile dell’Oratorio, originaria dell’Abruzzo, parlerà esclusivamente in abruzzese stretto, talmente stretto che la comunicazione dei due necessiterà di un interprete, il tuttofare dell'Oratorio (ruolo di Alfredo Pecorelli). Alla fine di queste incursioni, quando finalmente avrà ripreso a lavorare sul Tip Tap, una telefonata del Parroco condurrà ad un inaspettato colpo di scena.
Bartolini si dimostra istrionico e prolifico autore e interprete inarrestabile proprio perché ad essere messa in scena è, se pur drammatizzata, la sua vita, i suoi segreti e i sogni rimasti nel cassetto per troppo tempo. Tante verità estrinsecate, senza pudore, da chi ha il coraggio di raccontarsi e i mezzi per farlo con inarrivabile e rara autoironia.
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