La Compagnia di Teatro Popolare di Sansepolcro trionfa in Sicilia

Gli artisti biturgensi hanno messo in scena il testo “Sara” scritto da Costanza Rosadi
Una inarrestabile Compagnia di Teatro Popolare di Sansepolcro è quella che si sono trovati di fronte i giurati che dovevano valutare la più bella drammatizzazione, a Capaci in Sicilia, nell’ambito del Concorso, curato dall'Associazione Culturale Il Carro di Tespi, al Festival Maricchia – "Corti di Donna" sulle figure femminili delle Sacre Scritture. La Compagnia di Sansepolcro ha messo in scena il testo “Sara” scritto da Costanza Rosadi. Il concorso si è svolto lo scorso 11 maggio al termine di una tre giorni fatta di incontri, conferenze, musica, riflessione sociale e laboratori creativi. Interpreti del testo vincitore per la categoria “miglior drammatizzazione” la stessa Rosadi con Luciano Bartolini e Michele Masciarri con la regia di Franca Neri.
“Questa manifestazione negli anni è diventata il fiore all’occhiello della UILT Sicilia; noi organizziamo molte cose durante l’anno ma questa ha una valenza molto più importante perché è una manifestazione organizzata soprattutto con dei ragazzi che vivono in un contesto particolare. Purtroppo sappiamo benissimo che Capaci è famosa per altre cose, altri motivi tristi e funesti, pero questa è una forma di riscatto che questi ragazzi vogliono per loro stessi e per la loro città – ha detto Lillo Ciotta Presidente della UILT Sicilia – Magari noi ci auguriamo che tutte le compagnie avessero veramente un vivaio come quello che hanno creato qui il Carro di Tespi di Capaci. Recitare significa essere liberi, avere la possibilità di interpretare qualsiasi ruolo che non è quello naturale, quello di ognuno di noi, quindi abbiamo la possibilità di spaziare dove vogliamo noi pur rispettando delle regole”. A consegnare il trofeo a Costanza Rosadi è stata l'attrice Stefania Blandeburgo che tutti conoscono per importanti produzioni cinematografiche. Sara è un personaggio sfortunato tratto dalle sacre scritture; è giovane ma ha già perso sette mariti, tutti parenti tra loro. Prassi giuridica dell’antichità ebraica e di altri popoli, era infatti quella che se un uomo sposato decedeva senza figli, il fratello più giovane o un parente prossimo ne doveva sposare la vedova per assicurare discendenza al defunto e il nome del morto e la sua eredità sarebbero stati assegnati al primogenito della nuova unione. Nell’Antico Testamento sono addirittura tre i testi che presentano tale istituto; In realtà, è un demone (interpretato da Luciano Bartolini in stato di grazia) a uccidere gli uomini. In prossimità dell’ennesimo matrimonio ecco che potrebbe ripetersi la sciagura. La donna è piegata dalla preoccupazione e dai sensi di colpa; l’interruzione della serie di sciagurate tragedie dovrà passare doverosamente dalla capacità di allontanarsi dalla voce sibilante del demone che solo Sara sente e che riecheggia nella sua testa. La Rosadi è perfetta interprete per più motivi e primariamente perché fa suo il prepotente bisogno di sentirsi amata. Sara infatti trova l’affermazione di se stessa nell’amore. L’innamorato Tobia (Michele Masciarri calato perfettamente nel ruolo) fa da contraltare alla figura del demone e con un tempismo formidabile, ben reso nella scrittura della pièce, sussurra parole che annullano il potere nefasto del laborioso demone, Altri riconoscimenti sono andati ad altre compagnie. Consegnata una Menzione speciale alla Compagnia "Sa Brulla" fan club (UILT Sardegna). Miglior attrice protagonista è stata Maria Grazia Catania (Compagnia TeatrOltre di Sciacca, UILT Sicilia), Miglior attrice non protagonista Anna Faga della Compagnia Nati per caso APS (UILT Calabria). Infine Miglior regia: Matteo La Porta (Compagnia diretta da Matteo La Porta, UILT Friuli Venezia Giulia Giulia).
“Appena letto il testo ero rimasto subito favorevolmente colpito e determinato a interpretare questo personaggio - ha detto Luciano Bartolini - Una bella soddisfazione e, perché no, anche una esperienza di fare teatro classico in alternativa del nostro teatro popolare che poi è quello comico. Sullo spettacolo comico c’è più libertà, più margine e posso liberare, un po’ più, la mia vena comica che mi riconosco. Il testo di oggi comportava assolutamente una recitazione perfetta, la memoria doveva essere perfetta perché se si sbaglia qualcosa in questo testo, in qualche modo va a monte tutta la recitazione”.
Nel coso della cerimonia di premiazione da segnalare anche la presenza del gruppo vocale "Donne in Armonia", formazione di sole donne, accompagnate alla chitarra dal maestro Arturo Di Natale che ha interpretati ben noti brani della musica leggera italiana con grande entusiasmo e partecipazione.
“Partendo già dall’inizio da quando siamo stati scelti è stata una emozione molto forte per me, è stata la mia prima esperienza fuori dalla toscana in quanto teatrante quindi già immaginarsi di vivere questo viaggio è stato molto emozionante e particolare per me senza dubbio – ha detto Michele Masciarri - Tutto questo è dovuto al testo scritto veramente bene di Costanza Rosadi, molto toccante e significativo”.
Tanti i messaggi di congratulazioni arrivati alla Rosadi e alla Compagnia di Sansepolcro e, tra gli altri, la telefonata del sindaco Fabrizio Innocenti giunta il giorno stesso della premiazione dopo che la compagnia era uscita dalla sala Teatro dell’Oratorio Don Bosco e il messaggio che il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha affidato alla sua pagina facebook ufficiale. “Davvero una bellissima soddisfazione!! Costanza è stata bravissima a creare un testo davvero coinvolgente ed emozionante – queste invece le parole della Presidente Moira Bigi della Compagnia di Sansepolcro - Complimenti anche alla Regista e agli attori che hanno dato ulteriore valore aggiunto!”. “Complimenti a tutti e un fortissimo applauso a Costanza scrittrice del testo – queste invece le parole dell’attrice Giuliana Del Barna figura di spicco della Compagnia Teatro Popolare Sansepolcro - Quando vidi una prova, mi resi conto della bellezza del testo e della magistrale interpretazione. Bravissimi!!!
“Sara” è un corto teatrale che in molti ora vorrebbero vedere rappresentato anche a Sansepolcro e proprio per le sue caratteristiche di brevità e di tematica richiede un palcoscenico opportuno che ci auguriamo si presenti presto.
“L’iniziatica della partecipazione a questo festival è stata della regista Franca Neri che tra l’altro è stata la mia Maestra alle elementari, con la quale ho avuto sempre un rapporto molto stretto. Parlandomi di questo festival, a cui avremmo potuto partecipare, inizialmente pensavo che mi voleva come attrice e poi invece mi ha detto che le avrebbe fatto piacere se avessi scritto io il testo – queste parole di Costanza Rosadi - Quindi è proprio partito da lei e anche la mia vicinanza alla scrittura è dovuta al fatto che lei ha cominciato ad incoraggiarmi fin da quando ero piccola”.
Un testo universale perché basato sulla forza dell’amore e moto attuale perché conferma come la determinazione e la forza di volontà possano essere sufficienti per combattere i propri demoni anche per una donna che, più spesso, si deve confrontare con condizioni dettate dalle superfetazioni dei ruoli convenzionali vissuti nei secoli.
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