Le Cassandre avevano intuito ciò che sarebbe accaduto con le terre TAV di Firenze...

"Prostituzione urbanistica" per luccicanti soldini promessi da R.F.I. al Comune di Cavriglia
L’Osservatorio istituzionale del Valdarno - investito dal Ministero della (Distruzione) dell'Ambiente del compito di vigilare sull’attuazione dell'ambizioso progetto di rinaturalizzazione e riambientalizzazione della ex area mineraria di Cavriglia, che sarebbe dovuta diventare il fiore all’occhiello verde dei residui della TAV e della Stazione sotterranea Foster di Firenze - ha tragicamente confermato che, invece delle magnifiche sorti e progressive delle famose "colline schermo", gran parte delle terre provenienti dallo scavo meccanizzato finiranno in apposite discariche, essendo rifiuti speciali: come sempre detto da molti comitati ed associazioni ambientaliste, molte delle rocce scavate dalle due talpe Iris e Marika non potranno trovare destinazione a Santa Barbara in Valdarno, perché i tempi di "asciugatura" sono notevolmente superiori alle previsioni. Trattasi di una circostanza che determina conseguentemente una saturazione della superficie di deposito delle piazzole ivi costruite: oltre 105.000 tonn. sono state già conferite presso impianti di gestione rifiuti autorizzati, che ad oggi sono sconosciuti...
La domanda sorge (molto) spontanea: come è possibile che un intervento altamente impattante ed esageratamente costoso, nonché sostanzialmente inutile dal lato trasportistico - come i 14 km dei due tunnel che stanno sventrando la Città Patrimonio dell'Unesco - sia stato concepito senza tener conto dei "tempi di asciugatura" inerenti la messa a dimora nella ex miniera di Santa Barbara degli enormi volumi di smarino estratti da Firenze?
Tutti noi rammentiamo, circa 16 anni fa (ero presente) le arrabbiature dell'ex Sindaco cavrigliese Ivano Ferri, che abbandonò sdegnato un'assemblea pubblica perché molti sostenevano che fosse problematico - quasi impossibile - il sistema di smaltimento e posa prefigurato dal progetto e che una gran quantità di materiale di scavo meccanizzato con le frese - inquinato ed inadeguato - sarebbe purtroppo finito in discariche speciali: ebbene, nonostante il tempo passato e le stesse convinzioni manifestate dal Sindaco successivo tutt’ora in carica, sta succedendo proprio questo. Ma - si sa - le compensazioni economico/finanziarie per il forte disagio sopportato dai cittadini di Cavriglia e di San Giovanni erano già state elargite ai comuni e abbondantemente spese, quindi ormai la frittata era stata fatta...
A tal proposito, ricordiamo anche un Signore che, durante detta assemblea, coniò un bellissimo termine - "prostituzione urbanistica" - a fronte dei lavori e dei luccicanti soldini promessi da R.F.I. al Comune di Cavriglia, appunto come "compensazione" per il disagio...
Fausto Tenti, “Costituente comunista”, Sezione provinciale di Arezzo.
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