"Badia del Vento": dalla Regione Toscana la posizione favorevole al progetto

L'ira dei comitati: martedì scorso era in programma la conferenza dei servizi
Martedì 15 aprile nella Conferenza dei servizi per la VIA dell’impianto eolico Badia del Vento la Regione Toscana ha esplicitato la sua posizione favorevole al progetto. Sono state accettate praticamente tutte le controdeduzioni del proponente. La conduzione della Conferenza è stata straordinariamente impostata a demolire i pareri negativi della RER delle Soprintendenze, e di tutti gli enti contrari. Contrari erano anche la Regione Marche e il Comune di Borgo Pace (che hanno contestato anche la mancata convocazione del comune di Carpegna e soprattutto del Parco Sasso Simone e Simoncello; per questo motivo la Regione Toscana ha dovuto rinviare tutto al 30 aprile).
La linea della Regione Toscana sulle autorizzazioni di impianti eolici sui crinali è chiara, ovvero andare avanti con i progetti eolici sull’Appennino, con il solo obiettivo di non perdersi i finanziamenti del PNRR assicurandoseli nel modo più semplice: delegando alle grandi società private l’implementazione della transizione energetica (“c’è sempre una risposta semplice a problemi complessi: è quella sbagliata” diceva Einstein), nonostante anche molti appelli di intellettuali di fama a tutela del paesaggio come Salvatore Settis e Alessandro Barbero, e quest'ultimo recentemente ha inviato un endorsement alla Coalizione TESS - Transizione Energetica Senza Speculazione, di cui siamo membri attivi (www.coalizionetess.com).
E questo a fronte delle evidenze sotto gli occhi di tutti: con le intense piogge del mese scorso, che hanno evidenziato la fragilità idrogeologica del Mugello, il cantiere per l’impianto eolico sul Monte Giogo di Villore Corella (Appennino mugellano), definito dall’assessore all’ambiente della Regione Toscana “un progetto modello”, ha provocato lo scivolamento verso valle del terreno, avvicinandosi alle condotte di un gasdotto. In seguito all’alluvione del mese scorso il Governo ha dichiarato l’emergenza nazionale per il Mugello. I vincoli paesaggistici esistono a sicurezza della popolazione, per fini ambientali, conservazionistici, turistici, sociali ed economici: non possono essere ignorati.
Infatti la Regione Emilia Romagna ha scelto di tutelare i crinali appenninici, un intento che verrebbe vanificato se sull’altro versante le montagne venissero sbancate, disboscate e cementificate favorendo l’industrializzazione dei crinali appenninici e ignorando platealmente i pareri delle Soprintendenze e dei territori, la linea della Regione Toscana mette a rischio l’efficacia delle politiche virtuose delle Regioni limitrofe e con quelle l’equilibrio idrogeologico e ambientale dei polmoni dell’Italia centrale - oltre naturalmente a violare i principi della Costituzione italiana (art. 9) e delle normative europee (Do No Significant Harm, Nature Restoration Law).
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