Furti a Monterchi, il sindaco: "I raid in appartamento devono diventare reati contro la persona"

Sabato l'arresto di un malvivente: domenica sera nuovo colpo in via Il Ranco
“E’ il momento di cambiare le cose e la politica deve capire che questi sono reati contro le persone e non contro le cose”. Non usa mezzi termini il sindaco di Monterchi Alfredo Romanelli, all’indomani dell’ennesimo weekend in cui la zona è stata presa di mira da fenomeni ladreschi. Ma per un ladro che viene arrestato dopo un rocambolesco inseguito a piedi da parte dei carabinieri, un altro colpo – la sera seguente – è stato messo a segno. È avvenuto domenica sera in via il Ranco a Monterchi: malviventi hanno forzato con un piede di porco una delle finestre dell’appartamento, tra l’altro fronte strada che coincideva con il soggiorno, per poi penetrare all’interno; bottino magro che ammonta ad una collana in argento dal valore di poche decine di euro, mentre non è stata toccata tutta l’attrezzatura tecnologica tra cui computer e consolle di videogame. Da tempo la Valcerfone, un po’ come la vicina Palazzo del Pero, è interessata dai furti che minano la serenità di questa comunità. “Credo sia giunto il momento che le forze politiche capiscano che i furti perpetrati negli appartamenti non sono una violenza alle cose, non è un reato contro le cose – spiega il sindaco di Monterchi, Alfredo Romanelli – ma è un reato contro le persone. Di fatto occorre cambiare proprio il modo di vedere questo tipo di reato: non è il fatto che hanno rubato una collana o un altro oggetto, bensì che sono entrati all’interno di un’abitazione privata. Hanno fatto una violenza, a prescindere da quello che poi sia stato rubato oppure che i proprietari siano o no in casa. È un qualcosa che riguarda il reato contro le persone e come tale deve essere trattato”.
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