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Motoclub da “guinness dei primati” a Città di Castello con oltre mezzo secolo di storia

Il circuito “G.Ceccarini” in località “la Trogna” fiore all’occhiello a livello nazionale

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Motoclub da “guinness dei primati”  con mezzo secolo di storia gloriosa alle spalle e un modello  di gestione del circuito da cross “G.Ceccarini” in località “la Trogna”, fiore all’occhiello a livello nazionale. Dal 2016 il tracciato prediletto dai campioni (Valentino Rossi e Antonio Cairoli, nove volte campione del mondo MXGP di cross) è uno dei pochi impianti per importanza e caratteristiche tecniche ed ovviamente delle manifestazioni sportive riconosciute dalla F.M.I (Federazione Motociclistica Italiana) ad essere gestito da una associazione appunto, il “Motoclub Ennio Baglioni”, che ne è divenuta anche proprietaria dell’intera area destinata alle gare. Proprietario e gestore al tempo stesso, un esempio virtuoso, che potrebbe sicuramente far scuola anche in altri ambiti e discipline sportive sempre più alle prese con la ristrettezza dei bilanci e delle risorse economiche per garantire la piena funzionalità delle diverse strutture. Un vero e proprio tempio del cross, in mano ad esperti e volontari che da decenni condividono la passione per le due ruote, per le spettacolari evoluzioni e salti nel fango, in percorsi a dir poco impegnativi. Alla vigilia del decennale da questo significativo momento gestionale, i rappresentanti del Motoclub “Ennio Baglioni” (fondato nel 1974 in onore di un tifernate che perse la vita nel corso della Milano-Taranto), con in testa il presidente, Stefano Fiorucci affiancato da consiglieri, soci, giovani piloti e veterani del cross, hanno festeggiato il traguardo nell’ambito di una allegra conviviale alla presenza del sindaco Luca Secondi, del presidente del consiglio comunale, Luciano Bacchetta e degli assessori allo Sport, Riccardo Carletti, del Turismo e Commercio, Letizia Guerri e dell’ex assessore, Massimo Massetti da sempre vicino al club. Dal 1987, anno in cui fu inaugurato il circuito da cross, enduro e fuoristrada, il Motoclub gestisce con competenza, passione e risultati di prestigio, l’attività agonistica, che ha garantito a Città di Castello di essere spesso al centro dei calendari nazionali ed  internazionali della federazione (tutti ancora oggi ricordano il successo degli assoluti d’Italia di motocross nel 1990). “Sono traguardi ambiziosi che ci riempiono di orgoglio e caricano ancora di responsabilità e senso di appartenenza ad una struttura, un impianto che ha visto protagonisti campioni delle varie specialità, iniziare la propria attività proprio a Città di Castello, in questo tracciato – ha precisato il presidente del motoclub, Stefano Fiorucci, nell’annunciare i prossimi impegni agonistici della stagione a partire dal mese di marzo – e da quasi dieci anni grazie al sostegno delle istituzioni, come il comune, che ci sono state sempre vicine, abbiamo inaugurato un nuovo modo di gestione in completa autonomia all’insegna della sicurezza, del miglioramento del percorso e della programmazione agonistica”. Un esempio ed orgoglio anche per altre discipline sportive, di corretta e oculata gestione attraverso l’acquisizione diretta dell’impianto, come hanno tenuto a precisare il sindaco Secondi e gli amministratori presenti all’incontro, nel ribadire come “l’associazionismo diffuso e la passione di tanti praticanti nel nostro comune rappresentano il vero e proprio motore del panorama sportivo locale che talvolta consente di trainare e valorizzare anche altri settori e comparti della comunità”. La storia. Il Motoclub nel 1927 organizzò la cronoscalata di San Giustino e Bocca Trabaria. Tenne varie manifestazioni fin prima della guerra. Nel 1969 ne furono riprese le redini, dandogli il nome di Motoclub Città di Castello. Il Motoclub “E. Baglioni” assunse il suo odierno nome solo nel 1974, in onore di un concittadino morto nella Milano-Taranto. Un altro pilota di velocità del Motoclub perse la vita in una gara mondiale al Mugello nel 1976. Il Motoclub negli anni successivi si dedicò principalmente al fuoristrada enduro e cross. Nel 1985, dopo tante insistenze, il Comune diede l'opportunità di realizzare il Crossodromo, la cui inaugurazione avvenne nel 1987. Con il tempo vennero fatte gare sempre più importanti, fino ad arrivare ai giorni nostri. Oggi l'impianto è un prima categoria internazionale, tra i più importanti di Italia. Tutto questo è stato reso possibile con le sole spese dei soci, che oggi sono stati in grado di acquistare tutti i terreni su cui il circuito è situato, con la clausola che se un giorno non dovesse più esistere il motoclub i terreni rimarranno al comune purché rimanga un impianto di questo tipo. IL CROSSODROMO. Il circuito del crossodromo G. Ceccarini ha una lunghezza di circa 1780 metri. E' omologato 1° categoria FMI - UISP e sono ammessi tutti i piloti con le rispettive licenze. Il terreno della pista è argilloso e a tratti sabbioso, garantisce un ottimo grip con pista umida ma anche in condizioni di pioggia il grip non è indifferente. Il terreno è curato e irrigato a dovere anche nei periodi più caldi dell'anno dove, grazie all'apposito impianto, la pista viene regolarmente bagnata. Il circuito è uno dei più importanti del centro Italia, spesso teatro di numerose gare e manifestazioni internazionali. Difficoltà: Livello medio, la pista richiede una certa esperienza per essere goduta appieno pur risultando molto divertente anche per piloti alle prime armi.

Redazione
© Riproduzione riservata
23/02/2025 11:05:13


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