Centro benessere a luci rosse a Città di Castello
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Le prestazioni sessuali costavano da 30 a 100 euro
Presso il tribunale di Perugia é finita a processo una cinese di 55 anni accusata di aver "favorito la prostituzione di tre connazionali all’interno del centro benessere Mansa di Città di Castello. Attività di meretricio pubblicizzata attraverso l’inserzione di annunci sul sito bakeca incontri e bakeca.it" dove erano esposte foto di ragazze orientali in lingerie in inequivocabili pose sexy, con il numero di telefono da contattare. L’imputata viene ritenuta responsabile di aver violato la legge 75/1958 che vieta "l’esercizio di case di prostituzione nel territorio dello Stato e nei territori sottoposti all’amministrazione di autorità italiane". Tra le fonti di prova la Procura, oltre alla comunicazione della notizia di reato datata settembre 2018 e il verbale di sequestro dell’immobile, avvenuto nell’estate 2019, ci sono le informazioni rese da 12 testimoni, quasi tutti italiani. Da quanto emerso le prestazioni sessuali costavano da 30 a 100 euro.
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