I principi Floridi Doria Pamphilj in visita al Museo della Battaglia e di Anghiari
"Non conoscevamo questo paese, ma siamo stati affascinati dalla celebre Battaglia"
In giro per l’Italia alla ricerca di piccoli borghi e delle bellezze storico artistiche, utilizzando una roulotte anfibia. Gradita visita nei giorni scorsi al Museo della Battaglia e di Anghiari da parte dei principi Massimiliano Floridi e Gesine Doria Pamphilj: soggiornavano nell’invaso di Montedoglio – e non è neppure la prima volta che lo fanno – ma erano in Altotevere per presentare l’attività della loro associazione che prende il nome di “Genius Loci Floridi Doria Pamphilj”. Anello di congiunzione tra i principi e Anghiari sono stati i componenti del Circolo della Vela e del Remo di Montedoglio: con loro si è creata una sorta di amicizia, proprio perché sono soliti spostarsi con questa ‘casa galleggiante’; un progetto sicuramente innovativo. “Eravamo ospiti a Città di Castello per un’iniziativa della nostra associazione che lega tutti i Comuni con riferimento alle nostre famiglie – hanno detto i principi Doria Pamphilj – quando ho sentito di Anghiari, che non c’ero mai stato prima, ci siamo detti che era assolutamente un luogo da andare a vedere: in primis perché è uno dei Borghi più belli d’Italia, poi per il fascino della Battaglia dipinta dai grandi artisti su tutti Leonardo; il cui affresco, di fatto, non è mai stato ritrovato. Io continuo a dire che, pur avendo di proprietà luoghi molto celebri di residenza da piazza Navona a Palazzo del Principe a Genova, bisogna saper andare a vedere i luoghi che non sono massificati da un turismo eccessivo. È quindi bello andare a vedere posti particolari che non conosci e non mettersi in fila per vedere la stessa cosa tutti insieme: l’Italia ha una ricchezza incredibile di beni culturali e Anghiari n’è un esempio. Anghiari non è però un’eccezione – rimarcano i nobili – noi abbiamo un tessuto di beni culturali fatti di borghi: vero che abbiamo le grandi città, ma non abbiamo una grande città. E così non abbiamo un centro, noi siamo una civiltà policentrica: Anghiari n’è un esempio di nuovo perché non solo è un luogo bellissimo, ma nel tempo è stato ben promosso”. Ad accoglierli al Museo della Battaglia e di Anghiari il direttore Benedetta Spadaccini, insieme agli assessori Ilaria Lorenzini e Alberica Barbolani da Montauto. Principi Doria Pamphilj, quindi, che sono rimasti colpiti dalla bellezza di Anghiari e del suo museo oltre che dall’unicità di Montedoglio. “L’invaso di Montedoglio è un altro luogo che nessuno conosce, ma io lo cito sempre a tutti – precisano – è uno specchio d’acqua meraviglioso che andrebbe anche questo promosso. Noi frequentiamo laghi e corsi d’acqua perché abbiamo una roulotte anfibia con cui giriamo l’Italia: mi spiace dirlo per gli albergatori, mi perdoneranno, ma ho una sorta di repulsione per le camere d’albergo. Dovendo viaggiare anche in luoghi piccoli e meno noti, abbiamo deciso di acquistare questa imbarcazione che è pure una roulotte che quindi ci permette di andare sia via terra che in acqua adattandoci a tutte le situazioni che si presentano”.
Commenta per primo.