Tovaglia a Quadri riceve al Teatro Verdi di Padova il “Premio della Critica 2024”
Presenti gli autori Andrea Merendelli e Paolo Pennacchini, oltre ad alcuni attori
Si è tenuta lunedì al Teatro Verdi di Padova la consegna del “Premio della Critica 2024” a Tovaglia a Quadri: la cena toscana con una storia da raccontare in quattro portare in programma ogni anno al Castello di Sorci di Anghiari. Quest’anno, infatti, è stata tra i premiati dall’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. Presenti gli autori Paolo Pennacchini e Andrea Merendelli, quest’ultimo ne cura anche la regia, oltre ad alcuni attori. Questa la motivazione. “Tovaglia a quadri, cena toscana con una storia da raccontare in quattro portate, drammaturgia originale di Paolo Pennacchini e di Andrea Merendelli, che ne cura la regia, è tradizione inventata, è memoria, storia agita e interpretata dagli abitanti della Valtiberina, insieme ad attori professionisti. Che si tratti di raccontare i disastri della sanità pubblica, oppure che si recuperi le storie di quei poveri matti a cui Franco Basaglia restituì dignità umana, Tovaglia a quadri è convivialità che si fa comunità, è la microstoria che incontra la storia con la S maiuscola, è il passato che flirta col presente per ammonire sul futuro inquieto dei nostri anni. Dimostra inoltre come il teatro sappia essere spazio tempo per mantenere viva l’identità della comunità, proponendo questo senso di appartenenza come un’àncora di salvezza al nostro presente fluido e oscuro. Storia locale e memorie della comunità di Anghiari si intrecciano con temi di attualità, il tutto giocato in un racconto impreziosito dal piacere della tavola e dei piatti toscani. II menu di “Tovaglia a quadri” è destinato ad appagare non solo la pancia, ma anche il cuore e a far sentire gli spettatori meno soli, a indicare una via che dice che la comunità di intenti e di sogni è ancora possibile. A questa battagliera forza utopica, alla poesia di una tradizione quasi trentennale, alla capacità di riscoprire il teatro come collante comunitario, va il Premio dell’Associazione Nazionale Critici Italiani”.
Commenta per primo.