Pink Floyd: venduto tutto il catalogo per 400 milioni di dollari

"Avevo 37 anni quando Roger Waters se n'è andato dal gruppo. Ne ho 78, quello del rapporto fra me e lui è un argomento noioso". Parole di David Gilmour. Da quando dura la faida fra i Pink Floyd? Molto probabilmente già alla fine del tour di The Wall, quindi periodo 1980-81 le crepe andavano ampliandosi, poi il primo crollo durante la lavorazione di The Final Cut. Da allora una sequela impressionante e indegna di guerre in tribunale, di estromissioni e rivendicazioni su chi dovesse tenere il nome della band e agire sotto quella insegna, e in particolare il braccio di ferro infinito fra Gilmour, chitarrista leggendario e comprimario, e Waters, la mente della band fino a 40 anni fa. Ora tutto finisce con la cessione alla Sony Music dei diritti sull'intero catalogo di registrazioni dei Floyd, compreso il merchandising e ulteriori sfruttamenti al cinema, in audio o video. Netto a pagare: 400 milioni di dollari. Un tristissimo finale.

"Non mi importa dei soldi, quel che conta è uscire da questo pantano"

Quelle virgolettate sopra sono le parole che Gilmour ha dato alla stampa in occasione della conferenza di lancio del suo nuovo album come solista, Luck And Strange, una rilassata raccolta di ballad con molta atmosfera e la sua inconfondibile chitarra. Tradotto significa: datemi la mia parte di quel paccone di soldi, e lasciatemi in pace, lontanissimo da Waters e da tutte le beghe dei Pink Floyd, di cui però continua a suonare dal vivo parecchi brani, e a ragione, dato il suo importante contributo. C'è di più. Gilmour ha aggiunto che non suonerà "assolutamente mai più con Roger Waters, sto lontano da gente che supporta regimi come quelli di Putin e di Maduro". L'unico Floyd che gli manca è il tastierista Rick Wright, molto bistrattato da Roger Waters e secondo Gilmour "fra le persone più gentili e musicalmente dotate che abbia conosciuto". 

Roger e Dave, un'orribile faida

Morto nel 2008 Wright, con il batterista Nick Mason placidamente intento a fare la sua vita da iper benestante (era già di famiglia ricca) e alla larga dalla guerra fra ex compagni di band, per tutto questo tempo i fan di una delle più iportanti band della storia del pop e del rock si sono visti sfilare davanti una serie di round uno più tremendo dell'altro della faida Waters-contro-Gilmour. Il malessere per i modi dittatoriali del fondatore dei Floyd (assieme allo scomparso e precocemente impazzito Syd Barrett e prima dell'arrivo di Gilmour) aveva raggiunto l'apice già nei primi anni Ottanta. Poi Gilmour e gli altri due ruscirono per vie legali ad estrometterlo da tutto ciò che riguardava la gestione e il prosieguo dell'attività dei Pink Floyd.ù

Uno contro tutti gli altri

Waters ha sfidato gli ex compagni con gli album solisti, i tour spettacolari e la riproposizione di quei brani che, per un buon 70% (e ci teniamo stretti) sono roba sua. Leggi i credits degli autori, e da The Dark Side Of The Moon a The Wall, da Wish You Were Here ad Animals, è una seguela di firme Waters, Waters, Waters. La mente progettuale fondamentale è sempre stata la sua, ma non è che gli altri potessero essere trattati impunemente da comparse. L'ultimo sfregio, il cinquantennale, nel 2023, di Dark Side, rimasterizzato dai Pink Floyd e riproposto da Waters in una sua coraggiosa e polemica veste completamente diversa. In mezzo, tanto odio, comprese le parole al vetriolo di Polly Samson, giornalista e moglie di Gilmour, che di Waters ha detto il peggio possibile. Una specie di House Of Cards dei giganti della musica, con un finale ricco, cinico e orrendo.