Calcio in lutto: è morto Sven-Goran Eriksson
L'ex allenatore della Lazio aveva un tumore al pancreas
Il mondo del calcio piange la scomparsa di Sven-Goran Eriksson. Il tecnico svedese, che in Italia aveva allenato Lazio (con cui vinse uno scudetto), Fiorentina, Sampdoria e Roma, pochi mesi fa aveva annunciato di essere affetto da un tumore incurabile. "Sven Goran Eriksson è morto - si legge nella nota diffusa dalla sua famiglia - Dopo una lunga malattia, si è spento a casa, circondato dalla famiglia. Con lui la figlia Lina, il figlio Johan con la moglie Amana e la nipote Sky, il padre Sven, la compagna Yanisette col figlio Alcides, il fratello Lars-Erik con la moglie Junmong. La famiglia chiede che venga rispettato il desiderio di vivere privatamente il suo lutto e di non essere contattata" "Una notizia terribilmente triste", il commento della Bbc .
I trionfi con la Lazio, primo Ct straniero dell'Inghilterra
Eriksson, alle spalle 42 anni di carriera da tecnico e manager, si è dimesso dal suo ultimo ruolo di direttore sportivo nel club svedese Karlstad 11 mesi fa a causa di problemi di salute. E' stato il primo Commissario tecnico straniero dell'Inghilterra (dal 2001 al 2006). In Italia ha allenato Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio. Sulla panchina biancoceleste le stagioni più belle, con la vittoria di uno scudetto, una Coppa Italia, della Supercoppa italiana ed in Coppa delle Coppe.
L'ultimo messaggio: "Non dispiacetevi, sorridete piuttosto"
Una morte annunciata, che non aveva intaccato la proverbiale pacatezza di Eriksson, capace finanche in dire: "Non dispiacetevi, sorridete piuttosto, e pensate ai momenti belli. Grazie a tutti, giocatori, colleghi, presidenti, tifosi. Prendetevi cura della vostra vita, e vivetela fino in fondo". "Ho avuto una bella vita, forse anche troppo bella. E per questo si deve pagare", la constatazione dell'ex tecnico di Roma, Sampdoria e Lazio, riferendosi al tumore che gli è stato diagnosticato ormai qualche anno fa. "Abbiamo tutti paura della morte, ma la vita riguarda anche la morte - le parole di Eriksson, riportate anche dal Daily Mail -. Spero che alla fine la gente dirà, era un brav'uomo. Ma so che non tutti lo diranno. Spero comunque che mi ricorderete come un ragazzo positivo, che ha sempre cercato di fare tutto il possibile".
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