Allarme olio d'oliva in tutta l'Ue: bottiglie contaminate, prezzi alle stelle e truffe
Cosa sapere e come difendersi
Oltre 50 casi di truffa e frode nella produzione e commercializzazione di olio d'oliva nell'Unione europea nei soli primi tre mesi del 2024. Il massimo precedente risaliva al 2018, sei anni fa, e si fermava a 15 casi ma in quattro mesi. Il report illustrato da JustFood che riprende un'inchiesta del Guardian a sua volta basata sul più recente documento di indagine da parte delle istituzioni Ue sull'oro verde, conferma quanto da mesi su FoodCulture stiamo documentando. Il peggioramento costante di quel che troviamo nella bottiglia, e l'impennata senza fine dei prezzi. Perché la grande truffa dell'olio EVO (ma non solo) continua a diffondersi nei Paesi membri e non si riesce ad arginarla? Vediamo.
Uno scenario fuori controllo
Cosa rende sempre più preoccupante la circolazione in commercio di quello che altrimenti sarebbe un'eccellenza alimentare? Le "sofisticazioni" e gli imbrogli che purtroppo si sono diffusi a tutti i livelli, dalle etichettature alla scarsa purezza del prodotto finale, con residui contaminanti. Spesso il livello di acidità dell'olio è superiore ai limiti indicati, e l'indicazione sul prodotto ottenuto da "miscele" di olive di diversa origine non aiutano a chiarirne la provenienza. Poi c'è la questione del continuo caro-prezzi.
Perché l'oro verde sta diventando un "gioiello" in bottiglia
Di quanto lo sconvolgimento climatico stia influendo sulla quantità finale di olive disponibili alla raccolta abbiamo già scritto. E se perfino il grande oliveto d'Europa, la Spagna, ha problemi di approvvigionamento, siamo di fronte a una realtà critica. Mesi senza piogge, ondate di calore e clima imprevedibile influiscono non solo sulla qualità ma anche sulla quantità finale del prodotto. Secondo il Coi, Consiglio oleicolo internazionale, tra le fonti più accreditate e affidabili in materia di produzone di questa materia prima alimentare, rispetto al 2018 alla fine di quest'anno avremo un calo di prodotto del 27%, con il costo di un quintale di olive salito da 262 a quasi 800 euro. Già sotto la prima presidenza Von Der Leyen, la Commissione Ue ha aumentato i sequestri e i controlli di sicurezza. Quella italiana è una delle più severe e rigorose filiere di produzione e di controllo dell'olio d'oliva dal produttore al consumatore. Ma la mole di truffe e speculazioni seguita ad ampliarsi.
Commenta per primo.