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"È per l'inclusione". Annullata la festa del papà in un asilo di Roma

Nessun biglietto e nessun lavoretto per i bimbi il 19 marzo

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Il caso della scuola di Pioltello (Milano), che ha deciso di istituire un nuovo giorno di vacanza nel calendario didattico il prossimo 10 aprile per la festa di Eid al Fitr, la fine del digiuno del Ramadan, ha destato grande scalpore nel nostro Paese. Tra chi si è schierato a favore e chi, invece, ha espresso perplessità per un giorno di vacanza che non rispecchia i valori della tradizione. In tanti hanno anche espresso posizioni contrarie motivate dal fatto che, se si iniziano a concedere giorni di festa per le festività musulmane, anche altre confessioni potrebbero avanzare le medesime richieste e, a quel punto, la didattica diventerebbe un mero intermezzo tra i giorni di vacanza. Ma ora c'è un altro caso destinato a far clamore: arriva da Roma, infatti, la segnalazione di una scuola dell'infanzia che non ha permesso ai piccoli studenti di celebrare la festa del papà.

Niente bigliettino, niente poesia, niente lavoretto per i bambini della scuola comunale per l'infanzia Ada Negri, dell'Istituto comprensivo "Via Latina 303", nel VII Municipio di Roma Capitale. Il motivo è sempre lo stesso: l'inclusione. Questa la denuncia di Marco Perissa, deputato romano di Fratelli d'Italia, che rivela come la decisione della scuola sia stata presa in ottemperanza alle linee guida fornite dal Comune di Roma Capitale. "Ferma restando la possibilità di studiare situazioni personalizzate per le classi in cui siano presenti bambini con alle spalle situazioni familiari particolari, ritengo assurdo e discriminante che si debba cancellare una tra le ricorrenze più sentite nella nostra tradizione, annullando la figura del padre e della madre in nome del politicamente corretto", ha dichiarato il deputato.

La cancellazione della festa del papà dalle scuole sembra seguire la falsa riga di quanto accade nel periodo di Natale, quando diversi istituti, per non urtare la sensibilità dei bambini di diversa confessione, annullano completamente tutte le attività legate alla celebrazione religiosa. Niente canti, niente recite e nemmeno presepi. Però, come accade a Milano, si tenta la chiusura della scuola per il Ramadan, perché il 40% dei bambini iscritti (quindi nemmeno la maggioranza) è di fede islamica. "Dopo il caso della scuola di Pioltello che ha deciso di chiudere per la festa di fine Ramadan, chiedo al ministro dell'Istruzione Valditara che il ministero si attivi per far luce su quanto avvenuto e sono pronto ad incontrare i genitori che stanno giustamente protestando", ha concluso Perissa.

Notizia e foto tratte da Il Giornale
© Riproduzione riservata
22/03/2024 05:51:59


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