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Diga di Montedoglio in Valtiberina, iniziative in Valdichiana

Vergognoso il comportamento dell'EAUT

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Voglio parlare di acqua perché debbo togliermi dalla scarpa un altro sassolino fastidioso sul conto della diga di Montedoglio. Dopo quasi dodici anni di attesa, è stato finalmente ricostruito per intero il muro di sfioro crollato a fine 2010 e stavolta con tutti i criteri necessari, perché era vietato sbagliare di nuovo. Reputo invece vergognoso – e qui mi arrabbio – il fatto che Ente Acque Umbre Toscane scelga la Valdichiana come sede di presentazione dei lavori di ripristino effettuati all’invaso e del dibattito sulla sicurezza. Una chiara dimostrazione di come la Valtiberina sia ignorata dalla politica, dal momento che la guida di Eaut è frutto di una precisa scelta della Regione. D’altronde – mi permetto di ironizzare con una punta di veleno – a cosa serve parlarne in Valtiberina se l’acqua è destinata alla Valdichiana e al Trasimeno? Sono questi i territori che contano, non certo la zona in cui il “vascone” è stato costruito. Mi rammarica il solo silenzio dei sindaci del territorio, che sapevano benissimo di questo appuntamento ma che non si sono minimamente incavolati, lasciando che ad “abbaiare” fossero i soliti esponenti del comitato, ai quali è stato peraltro negato l’accesso al convegno di Cortona. Eppure, la Valtiberina ha sacrificato una bella porzione per la realizzazione del bacino artificiale e ha pagato un prezzo anche in termini di cambiamento climatico: un lago aumenta inevitabilmente il tasso di umidità, con zanzare in estate e nebbia in inverno. Se poi questo silenzio fosse dovuto al fatto che presto un esponente della Valtiberina verrà inserito in un consiglio di amministrazione allargato a cinque persone, vi sarebbe da arrabbiarsi ulteriormente: questa figura finirebbe solo con il percepire un contentino in termini economici, ma i poteri decisionali rimarrebbero comunque nelle mani di presidente e direttore. Da decenni, poi, rilevo l’assurdità del mancato sfruttamento di Montedoglio per finalità turistiche; più volte l’ho scritto e richiesto, ma mi sono sempre sentito rispondere che la diga è stata costruita per il solo scopo irriguo. Sono rimasto letteralmente basito quando l’assessore regionale Stefania Saccardi, nel rispondere a una domanda che le era stata appositamente rivolta, ha dichiarato che Montedoglio meriterebbe di essere valorizzato a livello turistico. Mi viene da pensare che se nessuno la avesse interpellata sull’argomento, lei non lo avrebbe affrontato, per cui dico: ma la Saccardi parla con il presidente Eugenio Giani oppure no? Tutto ciò è l’ulteriore riprova di una solo constatazione: la Regione Toscana conosce poco il territorio e Montedoglio, ma presto arriverà anche per noi l’altro contentino: un bell’incontro qui in Valtiberina per dirci – prendendoci ovviamente in giro – che il nostro comprensorio è importante per la Regione Toscana. Sarebbe il caso una volta per tutte di mostrare un tantino i denti, tanto più che quello di Montedoglio – per quanto artificiale esso sia – rimane il lago più grande della Toscana e svolge funzioni importanti, vedi la limatura delle piene del Tevere, che – ripensando a quanto successo in Romagna – è una funzione fondamentale. Magari, sarebbe opportuna anche una ripulitura di sponde e fondali: anche in questo caso, fermi tutti, nonostante l’ex sindaco di Pieve Santo Stefano, Albano Bragagni, si fosse offerto di farlo gratuitamente. E anche su Montedoglio mi accingo a tirare le conclusioni: nessuno pretende di essere il “padrone” dell’acqua, risorsa che comunque abbiamo, ma nemmeno può tollerare che determinate decisioni passino sempre sopra la testa dei cittadini di un intero comprensorio che hanno l’invaso dietro le loro spalle, molti dei quali il 29 dicembre 2010 hanno temuto il seriamente il peggio.  

Domenico Gambacci
© Riproduzione riservata
30/06/2023 09:42:56

Punti di Vista

Imprenditore molto conosciuto, persona schietta e decisa, da sempre poco incline ai compromessi. Opera nel campo dell’arredamento, dell’immobiliare e della comunicazione. Ha rivestito importanti e prestigiosi incarichi all’interno di numerosi enti, consorzi e associazioni sia a livello locale che nazionale. Profondo conoscitore delle dinamiche politiche ed economiche, è abituato a mettere la faccia in tutto quello che lo coinvolge. Ama scrivere ed esprimere le sue idee in maniera trasparente. d.gambacci@saturnocomunicazione.it


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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