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Smart working prorogato, ma soltanto nel privato: ecco le date e le novità

E per i lavoratori del turismo c’è “il bonus estate”

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Lo smart working per i fragili e genitori con figli under14 è prorogato fino a fine anno. Ma solo per chi lavora nel privato. Per i dipendenti della pubblica amministrazione il rinvio è ancora in stand by, in attesa che si trovino le necessarie risorse. La soluzione arriverà martedì, quando la commissione Affari sociali del Senato scioglierà gli ultimi nodi (legati alle coperture) del decreto lavoro. In bilico c'è anche lo sgravio per chi assume badanti. Mentre sembra superato l'ultimo scoglio in tema di fringe benefit, che però restano nella versione originaria, ovvero solo per i lavoratori con figli. «Abbiamo trovato la copertura che mancava: 190 milioni che serviranno» a esentare i fringe benefit anche degli oneri contributivi, assicura il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, annunciando che la modifica arriverà con un emendamento del relatore che sarà votato martedì. «E' un segnale di coerenza rispetto agli annunci fatti ed è un aiuto alle famiglie perché è welfare aziendale puro», spiega.

La platea

Salta però l'ipotesi, emersa nel corso dei lavori in commissione, di allargare la platea anche ai lavoratori senza figli: la misura resta quella definita dal governo nel decreto, che porta la soglia esentasse per i «compensi in natura» concessi dai datori di lavoro (dai buoni pasto al bonus bollette) dagli attuali 258 euro a 3mila solo per i dipendenti con figli a carico. Con il nuovo emendamento i benefici entro quella soglia saranno quindi al netto delle tasse e anche dei contributi. Non viene comunque accantonata la proposta emersa in commissione di portare il tetto a mille euro per tutti, più 660 euro per ogni figlio: l'idea della maggioranza è di riproporla per il prossimo anno in un provvedimento più organico. Risolta poi, ma solo in parte, la partita dello smart working, che scade il 30 giugno per i fragili (sia nel pubblico che nel privato) e per i genitori con figli fino a 14 anni (solo nel privato). La proroga è stata garantita fino al 31 dicembre per fragili e i genitori di under14, ma solo nel privato. Per la Pa è ancora in corso un approfondimento per trovare le risorse necessarie e la soluzione arriverà martedì.

La decontribuzione

Il nodo coperture tiene in bilico anche un'altra modifica approvata in commissione, la decontribuzione totale per 3 anni per chi assume o stabilizza badanti che assistono anziani non autosufficienti: la misura è sotto il faro della commissione Bilancio. Arrivano intanto altre modifiche per i beneficiari del nuovo strumento che sostituisce il Reddito di cittadinanza, l'assegno di inclusione: l'occupabile con figli con meno di 14 anni sarà tenuto ad accettare le offerte a tempo indeterminato solo entro gli 80 chilometri o 2 ore di percorrenza con i mezzi; inoltre la platea dei beneficiari si allarga anche ai soggetti in cura presso i servizi socio-sanitari. Novità anche per i contratti a termine: entro i primi 12 mesi potranno essere non solo prorogati ma anche rinnovati «liberamente», senza le previste causali. Inoltre i libretti famiglia, per pagare piccoli lavori domestici o baby sitter, potranno essere acquistabili anche in tabaccheria.

Le posizioni dei partiti

Ma sul provvedimento resta alta la forte contrarietà delle opposizioni: il Pd denuncia la bocciatura di modifiche tese ad aiutare le donne vittime di violenza, il M5s parla di porte sbattute in faccia alle tutele, per Avs la maggioranza peggiora il testo del governo. Soddisfatta invece la Lega che assicura: creerà più occupazione. «E' un provvedimento complesso e organico», sintetizza la relatrice Paola Mancini (FdI), che sottolinea l'impegno «indefesso in commissione»: restano alcuni emendamenti sospesi, ma l'obiettivo ora è licenziare il provvedimento entro martedì per portarlo in Aula mercoledì.

Aumento a chi lavora nel turismo

In serata al pacchetto si aggiunge un bonus estate per i lavoratori del turismo. L'intervento stabilisce che per il periodo dal primo giugno 2023 al 21 settembre 2023 ai lavoratori del comparto del turismo, inclusi gli stabilimenti termali, è "riconosciuta una somma a titolo di trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario".

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
09/06/2023 06:23:55


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