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Il bacino idrografico del Nera strategico per la conservazione della trota mediterranea

Il monitoraggio di Legambiente Umbria e DCBB dell’Università degli Studi di Perugia

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Legambiente Umbria ha presentato sabato 22 aprile 2023 i risultati dei campionamenti della fauna ittica e della Gestione degli ecosistemi acquatici della Valnerina. L’incontro “In Azione per il fiume” si è svolto presso il Museo delle Mummie di Borgo Cerreto con la collaborazione del Comune di Cerreto di Spoleto.

“Un momento importante per rendicontare alla comunità locale e al mondo della pesca sportiva le attività svolte dall’associazione dal 2019 al 2022 – ha dichiarato Brigida Stanziola direttrice di Legambiente Umbria – ma anche per aprire un percorso di confronto per individuare attività e misure che sappiano tenere insieme sostenibilità ambientale, pratiche sportive in natura e sviluppo locale”.

La Valnerina laboratorio per coniugare la salvaguardia della natura e lo sviluppo locale sostenibile
La Valnerina è sicuramente uno dei territori di maggior pregio ambientale, storico culturale e artistico dell’Umbria, interessato dalla presenza di una ricca rete di aree destinate alla conservazione della biodiversità in base alla Direttiva 92/43/CEE “Habitat” relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche. Un territorio però dove insistono forti pressioni antropiche con la presenza di importanti infrastrutture di produzione energetica, troticolture, scarichi civili inefficienti, attività sportive outdoor non adeguatamente regolamentate.

Un territorio ideale quindi per tradurre i principi generali dell’Agenda 2030 e delle norme in un modello di gestione e di valorizzazione delle aree protette regionali che faccia coesistere in modo virtuoso la necessità di conservazione e tutela delle risorse ambientali, con lo sviluppo di attività economiche, sociali e ludico sportive.

La Valnerina è particolarmente importante per la salvaguardia della trota mediterranea
La Valnerina è anche particolarmente importante per la conservazione della trota mediterranea. Nel bacino del Nera si registrano le abbondanze più elevate di popolazioni di trota e proprio in Valnerina la Regione Umbria è impegnata da diversi anni nel progetto di conservazione della trota mediterranea, specie tutelata dalla Direttiva Habitat e a rischio critico di estinzione, con un trend negativo delle popolazioni. In molte parti d’Italia le popolazioni sono considerate estinte o in gran parte frammentate e isolate. Le principali minacce per la trota mediterranea sono i prelievi idrici, inquinamento e i ripopolamenti con trote atlantiche. L’ibridazione genetica è sicuramente la principale causa di impatto sulla trota mediterranea.

L’immagine sottostante illustra l’esito dei monitoraggi genetici per la TRota mediterranea in Umbria effettuati nell’ambito del progetto Life Imagine e di altre indagini del DCBB dell’Università degli Studi di Perugia. Il rosso indica il genoma atlantico e il blu quello mediterraneo. E’ evidente come il bacino idrografico del Nera sia quello con una ibridazione genetica minore rispetto al resto della Regione e soprattutto dove ancora sono presenti popolazioni residuali di trota mediterranea autoctona.

Redazione
© Riproduzione riservata
02/05/2023 10:34:51


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