Netanyahu “ci ripensa”: confermato come ministro della Difesa Yoav Gallant

La sua rimozione era stata una delle micce che avevano acceso la protesta
Con una mossa a sorpresa Benyamin Netanyahu ha confermato come ministro della Difesa Yoav Gallant che aveva licenziato settimane fa per questioni legate alla riforma giudiziaria. «Ci sono state divergenze, anche pesanti ma - ha detto in una conferenza stampa sulla attuale situazione di sicurezza in Israele - ho deciso che Gallant resta nel suo incarico a mantenere la difesa di Israele». La decisione di rimuovere il ministro era stata annunciata alla fine di marzo e aveva provocato accese proteste.
Il ministro Yoav Gallant aveva chiesto pubblicamente di sospendere la controversa riforma della giustizia, che aveva causato massicce proteste e divisioni in Israele. Gallant aveva rotto il fronte dell'esecutivo su quella riforma che avrebbe portato sotto il controllo dell’esecutivo la Corte Suprema e dunque la magistratura. «Bibi ha licenziato Gallant, la dittatura è già qui». Era stato il grido nelle piazze subito infiammate dalle proteste di quanti vedevano nella mossa di Netanyahu una minaccia seria alla sopravvivenza della democrazia. Militanti dell'opposizione e semplici cittadini israeliani si erano radunati nelle piazze delle città da Tel Aviv a Gerusalemme. I leader delle proteste antigovernative avevano organizzato una serie di manifestazioni improvvisate, in risposta alla rimozione di Gallant. Migliaia di dimostranti si erano riversati nelle piazze e bloccato l'autostrada Ayalon a Tel Aviv. Manifestazioni si erano tenute anche davanti alla residenza del primo ministro a Gerusalemme, dove la polizia aveva dovuto usare cannoni d’acqua.
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