Morto Giamarco Calleri, fu presidente di Toro e Lazio: aveva 81 anni
Originario di Busalla, è stato calciatore, dirigente sportivo e imprenditore
E’ morto a Roma all’età di 81 anni per complicazioni cardio-polmonari l’ex presidente di Lazio e Torino Gianmarco Calleri. Originario di Busalla in provincia di Genova, è stato calciatore (di Novara, Monza e Lazio), dirigente sportivo e imprenditore. Nel 1986 insieme al fratello maggiore Giorgio rileva la Lazio per risanarla e rilanciarla prima di cederla a Cragnotti. Con lui al comando il club ottiene subito una clamorosa salvezza in Serie B nonostante 9 punti di penalizzazione. Il periodo romano è il più soddisfacente per Calleri. Che, una volta ingranato, si permette anche grossi acquisti tra cui Ruben Sosa, Riedle e Doll. Ci riproverà in futuro a riprendersi la società biancoceleste, ma la scalata tentata nell’estate del 2004 non porta più alla vetta.
Nel 1994 Calleri acquista il Torino dal notaio pinerolese Goveani e rimane presidente del club granata fino al 1997. Tre anni non indimenticabili sotto la sua gestione, che termina con la squadra retrocessa in Serie B: quattro anni prima il Toro alzava l’ultimo trofeo (la Coppa Italia). Calleri completa lo smembramento di quel gruppo cominciato, in verità, già da Borsano due anni prima con la cessione di Lentini al Milan. Con lui salutano tra gli altri altre bandiere e promesse come Annoni, Fusi, Sordo, Venturin, Zago, Carbone e soprattutto Christian Vieri. Contestato dai tifosi, con lui si chiude definitivamente il Filadelfia e quell'idea di Toro che all’inizio degli anni 90 aveva fatto sognare. Nel 1997 cede la società ad una cordata di imprenditori genovesi che eleggono Vidulich nuovo presidente del club. Che però fa peggio: lascia nel 2000 un Torino pieno di debiti. Mentre Calleri diventa proprietario del Bellinzona, prima di cederlo nel 2001.
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