Maurizio Costanzo, Licio Gelli e la Massoneria: "sono stato un cretino"

Il giornalista romano era legato ad Arezzo dove frequentava Villa Wanda
Maurizio Costanzo, uno dei giornalisti più famosi in Italia, morto all’età di 84 anni, è stato in passato molto legato alla città di Arezzo. Costanzo fu iscritto alla loggia massonica P2 dal maestro venerabile Licio Gelli. Il giornalista romano nego sempre l’affiliazione ma nel 1981, a Castiglion Fibocchi, quando vennero trovati gli elenchi degli iscritti dai magistrati Giuliano Turone e Gherardo Colombo, il suo nome era uno di questi. La sua tessera era la numero 1819, tre numeri progressivi dopo quella di Berlusconi che era la 1816. Costanzo ammise in una intervista a Giampaolo Pansa di aver fatto parte della P2, in cui si definì «un cretino», dicendo di aver accettato l’iscrizione per una leggerezza e senza capire davvero a cosa si stava affiliando. In quel momento Costanzo disse addio alla tv e agli incarichi in Rizzoli. "Ricordo ancora giorni e giorni di telefono muto – aveva raccontato al Corriere della Sera durante un intervista – ero solo in quel periodo. Ricominciai da zero, dalle emittenti locali". Questa vicenda fu probabilmente il colpo più duro all'immagine di Maurizio Costanzo ricevuto nel corso della sua vita.
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