Biden parla al cuore dell’America e getta le basi per la corsa verso il bis

Nel discorso sullo Stato dell’Unione il presidente lancia l’appello ai repubblicani
Il presidente americano parla all’America, corteggia i repubblicani, li invita a un lavoro bipartisan ma tiene ferma la barra sui valori che ne contraddistinguono il mandato presidenziale. E getta così le basi, nel discorso sullo Stato dell’Unione che ha tenuto ieri sera alla Camera riunita in sessione comune, per quella che sarà una nuova corsa alla Casa Bianca nel 2024, anche se nel discorso non c’è stato nessun accenno.
Biden ha solo sfiorato le questioni internazionali, qualche parola sull’Ucraina dove ha ribadito il sostegno e la leadership americana; qualcosa sulla Cina al cui leader Xi Jinping ha ricordato che l’America si difenderà sempre da chi viola la sua sovranità. Temi bandiera, buoni per arrivare a un crescendo sulla forza americana e la sua leadership che ha portato deputati e senatori a scandire U-S-A.
Per il resto il presidente ha toccato ogni tema della politica americana, dall’inflazione, alle infrastrutture, alle norme per rafforzare l’indipendenza della manifattura – tradizionale e hi tech – in una esaltazione del Made America, strumento per mantenere l’economia in salute e la leadership sullo scacchiere nazionale.
Ha toccato la questione del budget ricordando i successi della sua Amministrazione nel ridurre il deficit e sottolineando invece come la spesa è aumentata durante “l’era del mio predecessore”.
Quindi ha chiamato il Congresso ad agire su alcune delle questioni che sono più care al presidente e che considera emergenziali: ha chiesto un voto per bandire le armi d’assalto; ha chiesto la tutela del diritto d’aborto e ha invocato una riforma della polizia affinché drammi come quello di Tyre Nichols non si ripetano. Sul palco presidenziale, insieme a Jill Biden, c’erano i genitori del ventinovenne di Memphis ucciso dalla polizia il 7 gennaio.
Biden non ha però chiesto la riduzione dei finanziamenti e ha sottolineato – fra gli applausi dei repubblicani – che “la maggior parte dei poliziotti sono ottime persone”. Tuttavia gli “agenti – ha detto – devono essere ritenuti responsabile delle proprie azioni”.
Il presidente ha incassato applausi a scena aperta dall’ala sinistra del partito capeggiata da Ocasio-Cortez quando ha spinto sulla questione delle tasse e sui miliardari che usano le scorciatoie “per evitare di versare il dovuto”. Poi ha colpito duro su Big Pharma e i costi spropositati dei medicinali. Ha citato i rincari sull’insulina in una Nazione dove – ha evidenziato il presidente – “uno su dieci ha problemi di diabete”. Nell’anno della guerra in Ucraina e della crisi energetica, Biden ha denunciato i guadagni dei produttori di petrolio a scapito “della classe media”.
Quindi immigrazione, investimenti sulle infrastrutture e un’azione per la trasparenza dei prezzi. Posizioni molto dettagliate e popolari e tese a catturare l’attenzione degli americani davanti alla tv.
Ci sono stati almeno cinque standing ovation bipartisan, spesso i repubblicani si sono uniti agli applausi del Congresso alle parole del presidente. Qualche piccola contestazione e mugugno quando Biden ha sottolineato che il “25% del debito è stato accumulato da Trump” e sulla questione dei tagli a Medicare e Social Security, che secondo il presidente i repubblicani vogliono fare.
Al discorso sullo Stato dell’Unione ha risposto Sarah Huckabee Sanders, governatrice repubblicana dell’Arkansas.
Ma i riflettori sono già sul Wisconsin dove oggi Biden rilancerà l’agenda delle infrastrutture. In attesa dell’annuncio della candidatura che fonti ufficiali danno sempre più imminente.
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