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Cambia il clima, posticipata la stagione del tartufo

La richiesta è di posticipare almeno al primo ottobre l'avvio della stagione del bianco

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«Fino a quando potremo permetterci di aprire la stagione del tartufo bianco il 21 settembre, con prezzi così elevati e prodotti così scarsi?». Il presidente del Centro nazionale Studi tartufo, Antonio Degiacomi, ha scelto il palcoscenico del 13° Raduno nazionale dei Tabui domenica a Canale, per lanciare ufficialmente la domanda che ormai tutti si pongono. Di fronte aveva 200 trifolau da tutto il Piemonte (e non solo) con i fedeli cani, a fianco le istituzioni che potrebbero affrontare la questione a livello politico e amministrativo: il vicepresidente e assessore alla Montagna della Regione, Fabio Carosso, che presiede la Consulta per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale, e il senatore della Lega Giorgio Bergesio, vicepresidente della Commissione Attività Produttive del Senato e firmatario del disegno di legge per riformare il settore.
«Viste le conseguenze del cambiamento climatico, la raccolta dei tartufi andrebbe spostata più avanti nella stagione» ha spiegato Degiacomi, ricevendo un consenso unanime. Il vicepresidente Carosso ha convocato la Consulta per domani a Torino e la questione verrà sicuramente affrontata: la richiesta è di posticipare almeno al primo ottobre l'avvio della stagione del bianco, consentendo agli operatori di presentare sul mercato esemplari migliori. La presidente della Fiera internazionale di Alba, Liliana Allena, dice di essere pronta a far slittare il programma della kermesse: «Se il prossimo autunno potessimo aprire il nostro mercato il 14 ottobre, invece che il 7 ottobre, sarebbe un segnale importante di attenzione verso il climate change» spiega. Anche il senatore Bergesio crede sia arrivato il momento di fare un po' di ordine: «Oggi la cerca e cavatura del tartufo necessitano di una norma quadro più adeguata alle nuove esigenze del comparto, in grado di tutelare il tartufo e i suoi prodotti commerciali come prodotto-immagine del Made in Italy». Se la raccolta si concluderà il 31 gennaio, domenica a Canale il Raduno ha reso omaggio ai cani da tartufo grazie all'evento dell'Enoteca Regionale del Roero presieduta da Marco Perosino. Dopo aver sfilato nel centro storico e la benedizione del parroco, i tabui hanno ricevuto anche premi. La gualdrappa per il cane più anziano è andata a Luna, un lagotto di 14 anni compagna del trifolau Giuseppe Marengo, presidente dell'Associazione Tartufai di Alba. Il cercatore arrivato a Canale da più lontano è stato Pasquale Tarallo, che scova i funghi ipogei nei boschi di Grassano (Matera).

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
24/01/2023 20:23:12


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