Il "Gatto" Polcri apre una profonda spaccatura nel centrodestra della Provincia di Arezzo

Bocciata la Chiassai e forti fibrillazioni nella politica aretina
La politica aretina sembra aver confermato un celebre proverbio “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”, un avvertimento utilizzato per mettere in guardia gli altri dal cantare vittoria troppo presto: anche quando una cosa sembra facile e scontata, non bisogna mai abbassare la guardia. Il gatto è un animale tra i più agili in circolazione: con i suoi movimenti felini risulta veloce e imprevedibile, quindi racchiuderlo all’interno di un sacco non è una cosa facile. È inutile dire di aver acchiappato un gatto e averlo messo dentro un sacco prima di averlo effettivamente fatto, perché il gatto è così agile da potersi liberare in un attimo. Un po’ quello che è successo nell’elezione del presidente della Provincia di Arezzo, dove la presidente uscente Silvia Chiassai, appoggiata da tutto il centrodestra e spinta fortemente da Fratelli d’Italia sembrava destinata a una vittoria certa, ma cosi non è stato, perché il “gatto” Polcri è scappato dal sacco andando a sedersi nella poltrona di presidente. La sconfitta del centrodestra ha fatto passare la notte insonne ai vari leader dei partiti aretini e anche al sindaco di Arezzo Ghinelli che aveva “benedetto” la candidatura Chiassai. Un Natale veramente amaro per il centrodestra che sulla carta sembrava controllare il suo elettorato ma che invece cosi non é stato. Un risultato di questo tipo conferma le fibrillazioni all’interno del centrodestra e qualcuno ha voluto colpire al “cuore”. Ipotesi e congetture, che aprono una resa dei conti che già oggi terrà banco nelle analisi di ciò che è successo: un colpo per il centrodestra ma ricordiamo in un derby tutto interno, che ne mette alla prova la tenuta in vista delle prossime partite.
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