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Influenza verso il record storico, prossima settimana curva epidemica in zona rossa

Nell’ultima settimana monitorata dall’Iss si sono raggiunti i 12,9 casi ogni mille assistiti

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L’influenza galoppa verso il suo record di sempre e minaccia di mettere a letto mezza Italia se continuerà a crescere con questo ritmo, che nell’ultima settimana monitorata dall’Iss è arrivato a far toccare i 12,9 casi ogni mille assistiti. Il punto più alto dai tempi della “suina” del lontano 2009-2010. Solo che allora l’epidemia seguì un andamento anomalo, raggiungendo il picco nella seconda metà di novembre per poi precipitare verso il basso già a dicembre, mentre quest’anno la curva, che ha già fatto 2 milioni e 552mila allettati al 27 novembre, sembra destinata a crescere a lungo. Perchè ce lo spiega Gianni Rezza, direttore della Prevenzione al ministero della Salute. “Negli ultimi due anni con le protezioni imposte dal Covid abbiamo avuto una scarsa circolazione dei virus influenzali, che i più piccoli fino ai tre anni di età non hanno di fatto mai conosciuto. Il che li rende estremamente suscettibili all’infezione. E sono poi sempre loro i maggiori diffusori in ambiente familiare”. E infatti al di sotto dei 5 anni l’incidenza dei casi è già schizzata a 40,8 casi ogni mille assistiti. “Per questo -aggiunge Rezza- è quantomai importante vaccinarsi contro l’influenza e volendo anche contemporaneamente contro il Covid”. 

Che le cose si stiano mettendo male, minacciando di mettere sotto stress gli ospedali, lo indicano due grafici del bollettino “Influnet” pubblicato dall’Iss. Nel primo, a colori, si vede la curva di quest’anno impennarsi già nelle parti alte della zona arancione, che quasi sicuramente, prevedono gli esperti, verrà scavalcata la prossima settimana, portando la curva epidemica già in zona rossa. Quella che è già da allarme per gli ospedali, visto che in tempi normali tra cause dirette e indirette l’influenza miete tra le 8 e le 10mila vittime.

L’altro grafico mette a confronto invece le curve delle ultime 12 stagioni influenzali. Quella record è del 2017-18, quando l’incidenza superò quota 14 casi. Me eravamo a metà gennaio, mentre i quasi 13 di quest’anno sono di fine novembre. E l’avanzata è sempre più rapida. Due settimane fa ad essere colpiti dall’influenza erano stati 563mila italiani, in quest’ultima monitorata dall’Iss 761mila. Una crescita esponenziale che sembra non volersi arrestare.

Anche se poi il virus circola in modo difforme lungo la penisola. Ad essere maggiormente colpite sono infatti sei regioni: Emilia Romagna (20,24 casi per mille), Umbria (19,61), Lombardia (17,80), Veneto (16,43), Provincia Autonoma di Bolzano (16,09), Marche (15,58).

“Con l'inizio della stagione influenzale in Europa, stiamo assistendo a un'ampia circolazione di diversi virus respiratori. Con l'influenza, il Covid-19 e il virus Rsv (ndr. quello sinciziale che provoca brutte polmoniti soprattutto nei neonati), questo inverno può essere impegnativo. La vaccinazione per ridurre i rischi di infezione e malattia grave da Covid-19 e influenza rimane fondamentale”, si legge in una dichiarazione comune della commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides, del Centro europeo perla prevenzione e il controllo delle malattie e del direttore regionale di Oms Europa Hans Kluge.

“Con il continuo impatto della pandemia COVID-19 e la circolazione e l'impatto sulla salute di altri patogeni respiratori, è difficile prevedere come si svilupperà il nuovo periodo invernale. Alla luce di ciò, non possiamo permetterci di diventare compiacenti. Dobbiamo intensificare i programmi di vaccinazione e le misure di preparazione in tutta la regione. La necessità di proteggere la salute delle nostre popolazioni, soprattutto quelle più vulnerabili, è più forte che mai”, riporta sempre la dichiarazione. “Continuiamo a incoraggiare le persone più vulnerabili - anziani, donne in gravidanza, persone con condizioni di salute sottostanti come le malattie cardiache e operatori sanitari - a vaccinarsi contro l'influenza stagionale e la Covid. Non lo diremo mai abbastanza: La vaccinazione salva la vita. Diminuisce le probabilità di essere infettati e riduce il rischio di malattie gravi dovute al Covid e all'influenza stagionale”, spiegano ancora i tre organismi. I consigli sul come proteggersi di Oms e Ecdc sono semplici: “dalla pulizia regolare delle mani all'uso di mascherine ben aderenti, in particolare in ambienti affollati e chiusi con ventilazione inadeguata, fino all'allontanamento dagli altri quando si è affetti da un virus respiratorio”.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
03/12/2022 14:46:57


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