Rubrica Lettere alla Redazione

Riflessioni su Eaut e diga di Montedoglio

Sull'invaso di Montedoglio si potrebbe scrivere un libro

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Egregio Direttore, se lo consente, anch'io mi voglio allineare alle riflessioni di Dario Casini al quale va riconosciuto il merito di essere attento osservatore delle dinamiche politico istituzionali della nostra vallata.

lo faccio in qualità di ex amministratore de l Comune di Anghiari e della allora Comunità Montana oggi Unione dei Comuni.

Le sue osservazioni sono valide a cominciare dalla errata convinzione che il requisito della territorialità sia indispensabile è sinonimo di garanzia per la buona gestione di un Ente che ha giurisdizione sovra provinciale e addirittura  Interregionale, ma ha anche ragione nell'evidenziare che il  territorio va rappresentato nel modo migliore e che la classe politica che attualmente ha la maggioranza in questa vallata, non è all'altezza del proprio compito. 

Sull'invaso di Montedoglio si potrebbe scrivere un libro perché la storia di questa grandiosa opera racchiude interessanti aneddoti, poco conosciuti, utili  anche per la discussione di oggi e anche una serie di clamorose contraddizioni sulle scelte e sulla strategia di sviluppo di un' intero comprensorio.Sarebbe bello fare un approfondimento su questo.

Mi limito solamente a ricordare che i progetti originari erano 2, la diga di Motedoglio e la diga sul Singerna, la prima per addurre l'acqua per la Valdichiana, la seconda per portare l'acqua in Valtibetina, la prima si è realizzata la seconda no. La prima grande contraddizione è questa, una diga imponente costruita in Valtibetina con un enorme impatto ambientale, non ha ricadute e benefici per l'uso della risorsa l' idrica nel proprio territorio. La seconda grande contraddizione è che l' invaso di Montedoglio che aveva finalità ad uso agricolo, dopo la promulgazione della legge Galli, e ' diventata per uso domestico, industriale ed infine per ultimo agricolo. Ma non basta perché oggi sappiamo che l'obiettivo è quello di alimentare gli acquedotti del senese, dare una mano al lago tradimento perché su sta asciugando, persino all'Arno senza considerare l'approvvigionamento della città di Arezzo ed ora anche di alcuni comuni del Casentino. Insomma alla fine mi sembra che il prezzo che le aree marginali come la nostra pagano a questo continuo cambiamento di prospettiva, sia molto alto e questo debba richiedere una discuscussione molto più ampia che non la nomina di un presidente.

Rodolfo Rossi

Ex vicepresidente e assessore assetto del territorio Comunità Montana Valtibetina

Ex Consigliere e capi gruppo di maggioranza comune di Anghiari.

Redazione
© Riproduzione riservata
20/08/2022 17:06:55


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