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Mondo Politica: intervista a Luciana Veschi consigliere comunale a San Giustino

"Io e Belloni svolgiamo in consiglio una funzione più politica rispetto agli altri componenti"
Candidato sindaco in una circostanza, ma da sempre battagliera nel suo ruolo di consigliere comunale di opposizione. Sul piano politico-amministrativo, Luciana Veschi – avvocato di professione - è senza dubbio una fra le esponenti più attive a San Giustino, abituata com’è a non mandarle a dire.
Avvocato Veschi, l’amministrazione comunale di San Giustino è giunta al giro di boa: quanto è stato pesante il periodo contraddistinto dal Covid-19?
“Ritengo che il Covid-19 sia stato pesante per l'intera collettività, mentre per la nostra amministrazione ha rappresentato una giustificazione non sempre plausibile a un’attività consiliare e amministrativa inesistente: nello specifico, commissioni quasi azzerate, consigli comunali ridotti ai minimi termini e nessuna partecipazione con la minoranza. In buona sostanza, nonostante i mezzi tecnici a supporto di iniziative consiliari a distanza, l'attività è stata inesistente”.
In che cosa ha fatto bene, a suo giudizio, l’amministrazione guidata da Paolo Fratini?
“L'amministrazione Fratini ha portato a termine tutte le attività promosse dalla precedente amministrazione di Fabio Buschi, dal momento che le iniziative infrastrutturali erano programmate dalle giunte precedenti, la cui esecuzione risultava chiaramente sospesa da tutta una serie di problematiche burocratiche penalizzanti”.
E in quali versanti sta deludendo?
“La delusione è nella esclusione di una programmazione economica con le categorie produttive, anche in relazione al piano regolatore, alle infrastrutture (vedi E78), la considerazione di un solo piano economico, individuato in quello esclusivamente agricolo; la incapacità di relazionarsi con la attuale giunta regionale, al fine di sollecitare la ripresa dei collegamenti ferroviari e/o su gomma con il capoluogo (ricordiamo che San Giustino è il solo Comune della provincia di Perugia escluso dalla tratta ferroviaria ), la mancata sinergia con le amministrazioni limitrofe umbro-toscane al fine di individuare un percorso turistico culturale di vallata; la totale assenza di attività di promozione culturale da parte dell'assessorato preposto, che si è sempre limitato a ospitare manifestazioni promosse da associazioni locali o da altre organizzazioni e la perenne chiusura di tutti i siti culturali presenti nel nostro territorio (museo del tabacco, scavi di Plinio). D'altro canto, si rende necessario sottolineare l'impegno della nuova direttrice del Castello Bufalini , la cui figura nulla ha a che fare con la nostra amministrazione, ma che sta svolgendo un’attività di promozione del sito anche in collaborazione con la sempre presente Associazione Amici dei Musei, in luogo di chi risulterebbe naturalmente preposto, cioè l’assessorato alla cultura. E poi, l’assoluta mancata partecipazione dell’attività amministrativa con la minoranza; la mancata coesione dell'intera giunta, che nel secondo mandato si rivela particolarmente assente. Completo ostruzionismo nei confronti di tutte le proposte provenienti dalla minoranza, a svantaggio della intera collettività: nello specifico, l'attuale maggioranza o vota contro le nostre proposte, oppure - in rarissime occasioni - le vota a favore, ma non ottempera alle richieste. Gravi carenze nelle attività manutentive delle opere realizzate con impegni economici consistenti (vedi fra tutti la vasca di espansione in totale degrado) o delle strade comunali”.
L’opposizione attuale è più determinata rispetto a quella della precedente legislatura?
“Nell’attuale opposizione ci sono elementi come la sottoscritta e il consigliere Corrado Belloni, già presenti nelle precedenti legislature e che svolgono una funzione più politica rispetto agli altri componenti, il cui apporto risulta comunque importante, al fine di configurare una minoranza caratterizzata dalla presenza di soggetti civici e soggetti politici”.
Sul piano economico e delle attività produttive, la realtà di San Giustino sta tenendo bene, oppure su qualche versante sta segnando il passo?
“Il Comune vanta realtà produttive eccellenti che, pur essendo state da sempre penalizzate dalla totale assenza di infrastrutture rispetto ad altre zone della nostra Regione a causa della incapacità delle precedenti amministrazioni regionali, rappresentano il marchio distintivo del nostro territorio, conosciuto a livello nazionale, proprio per l'importanza delle proprie aziende e non per la sua storia o per le bellezze che lo contraddistinguono, segno inequivocabile che la nostra economia è anche la nostra storia. Gli imprenditori sangiustinesi hanno un’apertura mentale favorita da una genetica predisposizione a sentirsi connessi con la Toscana, con le Marche e con l'Emilia Romagna. Da noi, quello che è mancato alla politica è stato realizzato dall’impresa. Ad ogni modo, c'è stata una ripresa del lavoro; alcune figure professionali sono estremamente ricercate (operai specializzati), mentre ancora ci sono difficoltà occupazionali adeguate per sostenere figure professionali con background culturale più elevato. La particolare attenzione dei fondi di investimento nella nostra zona rivela come le realtà produttive locali siano estremamente competitive e appetibili per gli investitori stranieri, molto di più che in altre zone dell'Umbria, anche se la politica risulta assolutamente dissociata dalla realtà economica locale”.
Ci sono davanti altri due anni e mezzo: per impostare al meglio la prossima campagna elettorale vi muoverete stavolta in maggiore anticipo?
“Innanzitutto, bisogna smuovere gli animi dei giovani: la diffusa indifferenza verso la politica da parte delle nuove generazioni e deve essere esaminata con particolare attenzione da parte nostra. Personalmente, ritengo sia indispensabile motivare altri alla partecipazione politica locale e nazionale, ma spesso gli strumenti a disposizione sono - anche da parte nostra - pur sempre ridotti. Se da una parte ci si lamenta che a rappresentarci ci siano sempre le stesse figure, bisogna anche dire che le stesse figure si mettono a disposizione della politica per l'assenza di alternative, a causa della totale disaffezione alla vita amministrativa, se non in campagna elettorale. C'è invece un grande bisogno di confronto, di sostegno e di sinergie, perchè la politica torni ad essere motivo di interesse e non di derisione. Per questo, siamo a completa disposizione per chi vorrà esserci; personalmente, non ho mai anteposto la mia figura rispetto ad altre, visto che mi sono candidata a sindaco in una sola occasione”.
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