San Donato Milanese, aereo da turismo precipita su un edificio: morte 8 persone
Fra le vittime anche un bimbo. Testimoni: «Motore in fiamme, è caduto in picchiata»
Un piccolo aereo privato da turismo, un Pilatus PC12, è precipitato sopra un edificio a due piani in via Marignano, a San Donato Milanese (Milano), vicino alla stazione della metropolitana. A bordo del velivolo c’erano il pilota e 7 passeggeri, tra cui un bimbo di un anno. Sono tutti morti. Il pilota – e proprietario del veicolo – era considerato uno degli uomini più ricchi della Romania: Dan Petrescu, immobiliarista, aveva 67 anni, doppia cittadinanza tedesca e romena, ed era uno dei principali investitori nel settore immobiliare del suo paese. Con lui sua moglie, Regina Dorotea Petrescu Balzat, di 65 anni, e il figlio 30enne Dan Stefan Petrescu con l’amico canadese Julien Brossard, 35 anni, incontrato oltreoceano dove lavorava come ricercatore. La seconda famiglia a bordo dell’aereo era composta da Filippo Nascimbene, 32enne di Milano, la compagna Claire Stephanie Caroline Alexandrescou, 34 anni nata in Francia, con la madre Miruna Anca Wanda Lozinschi, romena di 65 anni, e il piccolo Raphael di un anno e 9 mesi. Il volo, secondo quanto hanno riferito alcune fonti all'AGI, era arrivato da Bucarest a Milano il 30 settembre ed era partito questa mattina per Olbia dove la famiglia Petrescu possiede una villa. Secondo la stampa romena Stefan Petrescu era arrivato in Italia con la coppia che ieri aveva battezzato un bambino. La madre di Dan Petrescu, che ha 98 anni, era già a Olbia dove aspettava il figlio e gli altri ospiti. L'aereo era stato acquistato nel 2015 da Petrescu insieme a Vova Cohn, ex azionista della squadra di calcio Dinamo Bucarest.
Un impatto devastante. Il velivolo (codice di identificazione YR-PDV), alcune auto in sosta e la palazzina hanno preso fuoco: solo dopo un paio d’ore di lavoro i vigili del fuoco sono riusciti a spegnere le fiamme.
Si stanno ricostruendo gli ultimi istanti prima dell’incidente. L’aereo – di una società romena, fabbricato in Svizzera, monoelica e motore turbo - era decollato dall'aeroporto di Linate alle 13,04 ed era diretto ad Olbia, in Sardegna. Il pilota ha fatto una virata su Segrate e sull’idroscalo, come previsto, poi il dramma. «Probabile avaria al motore», è la prima ipotesi circostanziata. «C'è stata una vera e propria esplosione, con proiezione di questo aeromobile in vari punti», spiega Carlo Cardinali, funzionario dei vigili del fuoco di Milano, aggiungendo che «l'aereo ha effettuato una virata dopo il decollo e quindi probabilmente il pilota si è accorto di qualche anomalia».
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